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Andrea Quarti, Elena Nita, Luca Biffi

Dati degli sportelli psicologici della Rete delle Scuole che Promuovono Salute di Bergamo

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2025

La figura e il ruolo dello psicologo scolastico sono in continua evoluzione per poter rispondere al meglio non solo ai bisogni degli studenti, ma anche della comunità scolastica nel suo complesso. Lo studio presenta i problemi pervenuti agli sportelli di ascolto psicologico delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Bergamo da parte della popolazione studentesca. L’utilizzo di uno strumento condiviso di raccolta dati è stato possibile grazie all’adesione delle scuole alla rete SPS (Scuole che promuovono salute). I risultati avvalorano l’importanza della raccolta dati strutturata e sistematica per monitorare la tipologia di disagio e la sua evoluzione nel tempo. I risultati da un lato confermano i dati già presenti in letteratura coerenti con quelli emersi dalla popolazione adolescenziale bergamasca, dall’altro permettono di investigare aree non ancora approfondite in letteratura ed orientare così in modo ancora più efficace le linee progettuali di promozione della salute a scuola.

Valeria Grillo, Maria Pia Gagliardi, Barbara Cordella

Viaggiatori a Canestro: un progetto sportivo-educativo-inclusivo per favorire la promozione delle abilità di vita (Life Skills)

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2025

Il presente articolo intende descrivere un Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento in ambito scolastico e sportivo (basket), denominato Viaggiatori a Canestro, mirato alla promozione delle abilità di vita attraverso un processo inclusivo. L’iniziativa, tuttora in corso, nasce dalla sinergia d’intenti tra un’Associazione Polisportiva, un Istituto Professionale di Stato e un’Associazione di Promozione Sociale, componente del tavolo misto di partecipazione della ASL RM6. Il progetto, orientato ai principi ispiratori del modello Skills for Life, intende promuovere lo sviluppo delle competenze psicosociali degli studenti e di tutti i soggetti coinvolti. I protagonisti dell’esperienza sono 30 studenti di Scuole Secondarie di Secondo Grado che, in qualità di Atleti Peer Educator affiancano 14 Atleti con Diagnosi di Autismo nel corso degli allenamenti di pallacanestro presso la polisportiva. I Peer Educator, in quanto soggetti co-protagonisti nella realizzazione del generale processo inclusivo, svolgono la funzione di facilitatori. La loro partecipazione ha previsto una giornata di formazione preliminare e successivi sistematici incontri di monitoraggio e co-visione (pre e post allenamento), condotti da uno psicologo nella funzione di tutor esterno. L’articolo propone anche il tema della verifica, indicando le ricerche in corso e quanto ancora rimane da compiere.

Maria Rosa Stanizzo, Ada Ghiggia, Cristina Di Nardo, Giuliano Carlo Geminiani, Mario Airoldi, Fulvia Pedani

Analisi qualitativa delle implicazioni cliniche e bisogni non soddisfatti su un campione di donne italiane sopravvissute al cancro al seno

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2025

Sopravvivere un tumore significa trovarsi nella condizione di dover fronteggiare il rischio di potenziali effetti a lungo termine, con la conseguente necessità di supporto psicosociale. Il presente studio si propone di esplorare, nel contesto italiano, i bisogni di supporto di un campione di pazienti sopravvissute al cancro al seno e le loro esperienze cliniche nel periodo post-trattamento, al fine di fornire indicazioni più accurate ai medici per migliorare la qualità di vita delle pazienti. Un campione di 465 donne con diagnosi di tumore al seno ha completato un sondaggio online relativo a dati clinici, bisogni di supporto non soddisfatti e utilizzo dei servizi psicologici nel contesto italiano. Le partecipanti sono state suddivise in tre gruppi di età (<45 anni, 45-65 anni, >65 anni) e sono stati eseguiti confronti per valutare le differenze tra i gruppi di età in merito alle informazioni cliniche e psicosociali. I dati mostrano che il 45% del campione (n=209) ha un’età inferiore a 45 anni, il 35% (n=164) un’età compresa tra 45 e 65 anni e il 20% (n=92) un’età superiore a 65 anni. La maggior parte delle partecipanti (59%) è attualmente occupata e il 62% svolge un lavoro che richiede l’interazione con il pubblico. Sono state riscontrate differenze tra i gruppi di età anche per quanto riguarda l’offerta di consulenza psico-oncologica alle partecipanti. Dai dati raccolti, abbiamo rilevato diversi bisogni di supporto non soddisfatti nel panorama italiano. Sensibilizzare il personale ospedaliero sui bisogni psicosociali potrebbe contribuire a identificare i problemi critici e introdurre soluzioni di servizio pubblico per soddisfare tali bisogni.

Daniela Lemmo, Roberto Bianco, Maria Francesca Freda

Motivazione e cura di sé nell’invecchiamento: una revisione sistematica della letteratura

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2025

L’invecchiamento della popolazione e l’aspettativa di vita media stanno aumentando nel corso degli anni e, parallelamente, diviene più lungo il periodo di vita nel quale gli individui convivono con una o più patologie croniche, spesso causate dall’assunzione, nel tempo, di stili di vita non salutari. La precocità della cronicità influisce sulla funzionalità individuale, sui livelli di benessere e di qualità di vita, sull’uso dell’assistenza sanitaria e sul rischio di mortalità. In un’ottica di healthy aging, la motivazione all’assunzione e al cambiamento dei comportamenti di salute appare determinante per il mantenimento di buone pratiche, per un migliore engagement sanitario e per migliori esiti di salute. Sebbene la ricerca abbia sostenuto la relazione tra cura di sé e promozione della salute, le concettualizzazioni del self-care rimangono piuttosto contrastanti e non sempre risultano connesse alla motivazione. Nell’ambito di un più ampio progetto psicologico clinico, scopo del presente lavoro è identificare i modi in cui vengono declinati i costrutti di motivazione e di self-care nell’ambito dell’invecchiamento. Secondo le linee guida PRISMA è stata effettuata una systematic review utilizzando i database MEDLINE/PubMed e PsycINFO. 31 articoli hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Sono state identificate 3 traiettorie principali: la motivazione come processo nell’invecchiamento salutare; il self-care come capacità di salute e di autonomia; la ricorsività tra motivazione e self-care nella malattia cronica. Dai risultati emerge la necessità di nuovi sforzi di ricerca per declinare concettualmente i rapporti tra i due costrutti nell’ambito dell’healthy aging, al fine di promuovere interventi motivazionali di self-care nel processo dell’invecchiamento.

The purpose of the research work is to study how positive thinking affects the individual and its importance in maintaining the physical and mental health of the individual. The following research methods were used in the scientific work: analysis, synthesis, generalization, systematization. As a result of this research work, it was possible to reveal the essence of the term “positive thinking” in the context of positive psychology, study its origin and conduct a detailed analysis of its impact on the individual in the modern world. The study also managed to study the main areas of influence of positive thinking on the individual: cardiovascular system, immunity, addictions, and general physical tone of the body. This study covered key aspects, including the concept of positive psychology and the model of true happiness, which reflect the perception of life through pleasantness, goodness, and meaningfulness. As a result of research work, methods and techniques for supporting positive thinking were determined, which included replacing negative thoughts with productive ones, self-observation, focusing on positive aspects of life and developing an optimistic life position, which contribute to the activation of positive emotions and improvement of a person’s physical condition. The results of this study can be used in the development and implementation of effective strategies and approaches to support positive thinking of people in the conditions of global changes, as well as in the practical work of psychotherapists and social workers.

Benedetta Vai, Federico Calesella, Giacomo Saibene, Federica Colombo, Elisa Caselani, Mariagrazia Palladini, Francesco Benedetti

Psychological and sociodemographic variables correlated with SARS-CoV-2 vaccine hesitancy in Italy

PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Fascicolo: 2 / 2025

SARS-CoV-2 vaccine hesitancy, defined as a delay in acceptance or refusal of vaccine, is still a major hurdle in achieving community immunity. Identifying target subpopulations and assessing the specific contribution of psychological variables may help to tailor effective communication strategies, improving vaccination adhesion. In this study we explore socio-demographic and psychological factors that correlate and predict vaccine hesitancy applying machine learning methodologies. In a sample of 1728 individuals, recruited from 27 February 2020 to 5 January 2021 in Italy, 26% of participants would not vaccinate. Vaccination hesitancy was predicted by older age, being women, lower education, living in less populated settlements, higher fatalistic attitude, lower perceived COVID-19 severity and threat, lower perceived efficacy of containment measures, and influence of media on protective behaviors, whereas vaccine acceptance was predicted by being a student, scientific education, and having a family member affected by pre-existing severe diseases. Vaccine hesitancy was also associated with higher moral disengagement. The model reached a balance accuracy of 67% and AUC of 72%, correctly identifying 69% of the hesitant individuals. Psychological variables emerged as important determinants of vaccine adhesion, together with socio-demographic variables that may help in identifying target populations and to tailor better communication strategies.

Giovanna Mangialardi, Angelica Triggiano

Politiche e progetti per l’emergenza abitativa studentesca in Puglia

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il diritto all’alloggio garantisce un’opportunità formativa agli studenti provenienti da altre città o paesi. Anche in Puglia, questo diritto è minato dalla carenza quantitativa e qualitativa del sistema di edilizia residenziale pubblica, dall’aumento degli affitti e dal crescente fenomeno degli affitti brevi. In quest’ottica, l’esperienza “Puglia Regione Universitaria” è di grande rilevanza, dopo decenni in cui l’edilizia residenziale universitaria è stata esclusa dal dibattito politico nazionale.

Valentina Rizzi, Naomi Pedri Stocco

9mq. Una mappatura dell’abitare universitario a Venezia

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

L’indagine “9mq | Perimetri dell’abitare” è stata condotta nel 2022 con l’obiettivo di esplorare una questione particolarmente urgente nel contesto veneziano: gli alloggi per studenti e il ruolo delle istituzioni nel garantirne l’accessibilità. L’indagine è stata sviluppata all’interno della comunità universitaria veneziana come ricerca-azione indipendente in collaborazione con l’OCIO (Osservatorio CIvicO) di Venezia. Tra gli obiettivi guida della ricerca, la produzione di conoscenza collettiva a diverse scale.

Tommaso Frangioni, Giuliana Costa

Studenti fuorisede nella città universitaria: interazione fra diritto all’abitare e diritto allo studio

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il contributo si basa sulla prima elaborazione del dataset del progetto “StudMiHome – Students Living In Milan”, che indaga le condizioni abitative degli studenti a Milano e i percorsi abitativi che sperimentano. La ricerca esplora le reti di attori che contribuiscono a modellare il mercato abitativo per gli studenti. L’indagine ha permesso di raccogliere dati sulla qualità degli alloggi e di evidenziare le “malepratiche” a cui gli studenti sono sottoposti, anche al di là dell’accessibilità abitativa.

Alberto Matarán Ruiz

Dal progetto locale alla bioregione: Alberto Magnaghi e la sua influenza sul mondo ibero-americano

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il testo affronta l’influenza di Magnaghi in ambito latino-americano, a partire dai contributi del nuovo municipio e dell’urbanistica territorialista, per proseguire con i contributi generati dallo sviluppo locale auto-sostenibile. Si analizza poi l’influenza dell’approccio territorialista al patrimonio e si descrivono i risultati della cooperazione internazionale della Scuola Territorialista e il contributo alla questione dei popoli indigeni e della coscienza di luogo in America Latina e Spagna.

Patrizia Gabellini

La ricerca visiva di Alberto Magnaghi e del territorialismo

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il testo approfondisce l’intensa attività di ricerca di Magnaghi e della scuola territorialista nel campo della rappresentazione. Individua nella prima metà degli anni 2000 la fase in cui una vasta rete di ricercatori si è applicata nella sperimentazione di linguaggi visivi idonei a riportare i luoghi nel progetto territoriale. Sottolinea, in particolare, l’indisgiungibile nesso di questo caratteristico filone di ricerca con l’attività artistica di Magnaghi, che del territorialismo è stato teorico e figura guida.

Chiara Mazzoleni

La rielaborazione delle utopie bioregionaliste e comunitarie nella prospettiva territorialista di Alberto Magnaghi

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Il contributo esamina gli elementi essenziali del bioregionalismo e mette in evidenza come questo orientamento è stato diversamente interpretato nel contesto italiano, secondo l’approccio territorialista di Magnaghi e della sua Scuola. Vengono considerati i contributi più significativi che prefigurano un’alternativa radicale al modello di sviluppo e le relazioni con alcune correnti di pensiero che si sono misurate con la tradizione regionalista.

Giuseppe Dematteis

Alberto Magnaghi, dalla città-fabbrica all’eco-territorialismo

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI

Fascicolo: 142 / 2025

Viene tratteggiata la figura e l’opera di Alberto Magnaghi, dalla scoperta del territorio come spazio di vita degli abitanti nelle lotte operaie degli anni ’60, fino all’elaborazione dei capisaldi della teoria e della pratica eco-territorialista, attraverso la sua attività di organizzatore di gruppi di ricerca e di progettazione presso l’Università di Firenze e con la fondazione dell’associazione transdisciplinare Società dei Territorialisti e delle Territorialiste (SdT).

Il contributo riflette sulla figura di Alberto Magnaghi coordinatore scientifico del Piano paesaggistico della Puglia. Esso si concentra sull’importanza della prospettiva territorialista per restituire rilevanza alla pianificazione territoriale in una regione del Sud Italia, sulla capacità di Magnaghi di legare ricerca e azione superando il dilemma fra rigore scientifico e pertinenza, e sulle potenzialità generative del processo di pianificazione grazie all’originale mescolanza di visione utopica e pragmatismo.

Magnaghi ha rappresentato e rappresenta, per quanti fanno ricerca nel campo degli studi urbani e territoriali, un riferimento importante. La sua vita è stata caratterizzata da una ricca e duratura produzione scientifica, articolata in diverse stagioni tenute insieme da una forte passione civile e politica, ma anche da un metodo di lettura del territorio, delle sue trasformazioni, delle soggettività e dei patrimoni, solidamente strutturato e continuamente messo alla prova, rinnovato, perfezionato.

Il Pnrr ha rilanciato nell’Unione Europea e in Italia una nuova stagione di investimenti pubblici, tra cui quelli destinati ai settori sanitario e sociosanitario, duramente colpiti dalla pandemia e chiamati a riorganizzare i percorsi di presa in carico territoriale al fine di realizzare un nuovo modello di assistenza, basato sula diffusione e la territorialità dei presidi per garantire appropriatezza, multidisciplinarietà, personalizzazione delle risposte, valorizzando la dimensione di comunità. Il presente contributo si concentra sulle politiche per la non autosufficienza per le persone anziane all’indomani della crisi sanitaria con l’intento di riflettere, a partire dall’attuazione del Pnrr in Regione Toscana, sulle criticità emerse in fase di attuazione, che rischiano di indebolire l’efficacia degli investimenti e delle riforme realizzati per la tutela di diritti e servizi essenziali che, laddove mancanti o inadeguati tendono a rafforzare nella cittadinanza rassegnazione, sfiducia nelle istituzioni e, in ultimo, livelli crescenti di astensionismo.

Luigi Capoani, Giancarlo Corò, Csaba Lakócai

Dorsali metropolitane e periferie industriali: uno studio spaziale sui differenziali di competitività regionale nell’Unione Europea

ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE

Fascicolo: 1 / 2025

Questo paper analizza le disparità di produttività e competitività tra le regioni europee. Oltre alla storica dorsale dell’Europa centro-occidentale, la “Banana Blu”, lo studio qui presentato si propone di esaminare le nuove integrazioni urbane in Europa Centro-Orientale, e nei territori Mediterranei dell’UE, evidenziandone le trasformazioni economiche. Assumendo la suddivisione regionale Nuts 2 e i dati provenienti dall’ultimo Regional Competitiveness Index (Rci) dell’UE, lo studio analizza la concentrazione spaziale e demografica dell’Unione. Utilizzando il Modello gravitazionale e le Teorie di Stewart sull’Energia Demografica e il Potenziale di Popolazione, insieme ad analisi di correlazione spaziale, si indaga se la “Banana Blu” mantenga il proprio primato spaziale. I risultati confermano la centralità della dorsale, nonostante l’emergere di nuovi poli competitivi, sottolineando il ruolo chiave delle strategie regionali per ridurre le disuguaglianze e promuovere l’innovazione oltre l’epicentro tradizionale