Dalle spezie al caffè: i Saporetti, una famiglia ravennate all’esordio dei “nuovi gusti” fra sei e settecento

Titolo Rivista SOCIETÀ E STORIA
Autori/Curatori Andrea Casadio
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/188
Lingua Italiano Numero pagine 25 P. 296-320 Dimensione file 266 KB
DOI 10.3280/SS2025-188002
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L’articolo esamina un caso di studio riguardante le modalità e le tempistiche della diffusione in Italia, fra seicento e settecento, dei nuovi prodotti di provenienza esotica – in particolare il caffè – e dei locali destinati al loro consumo (i “caffè” intesi come luogo fisico). A tal fine si ricostruiscono le vicende di una famiglia di caffettieri di Ravenna, i Saporetti, a partire dall’iniziativa del capostipite Massimiliano. Questi aprì un primo locale in data che appare decisamente precoce (1684), ma che coincide effettivamente con le prime testimonianze della commercializzazione e del consumo dei nuovi prodotti attestate da fonti d’archivio nel capoluogo della Legazione di Romagna. Il successo dell’operazione venne perpetuato dai figli di Massimiliano, Michele e Sebastiano: il primo aprì un proprio locale nel 1708, il secondo collaborò con il padre nella gestione della bottega originaria, che ereditò dal capostipite nel 1730. Alla loro morte, entrambi avevano raggiunto una florida condizione economica, ormai inserita in una dimensione pienamente “borghese”.

Parole chiave:caffè, caffetteria, pasticceria, generi esotici, Ravenna, Saporetti

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Andrea Casadio, Dalle spezie al caffè: i Saporetti, una famiglia ravennate all’esordio dei “nuovi gusti” fra sei e settecento in "SOCIETÀ E STORIA " 188/2025, pp 296-320, DOI: 10.3280/SS2025-188002