Titolo Rivista PSICOANALISI
Autori/Curatori Nicholas Temple
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2020/2
Lingua Italiano Numero pagine 15 P. 41-55 Dimensione file 211 KB
DOI 10.3280/PSI2020-002003
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Il lavoro affronta il tema della distruttività umana come modalità di difesa dai sentimenti di colpa. Come già evidenziato da Freud e dalla Klein, sia a livello individuale che collettivo, la distruttività può essere proiettata negli altri, oppure può essere attribuita a un trauma del passa-to che determina una reazione distruttiva, in modo da evitare l’assunzione della responsabilità. Ogni riconoscimento della responsabilità per la propria distruttività produce un senso di colpa doloroso che, di conseguenza, può essere negato o proiettato. Inoltre, il senso di colpa si inten-sifica quando c’è la consapevolezza che il danno è stato inflitto a qualcosa sentito come buono e prezioso. Attraverso l’analisi di alcuni casi clinici, l’autore ci mostra la difficoltà presente nel lavoro analitico con pazienti suicidi o violenti. L’analista deve confrontare il paziente con il proprio desiderio di utilizzare la violenza per sterminare ciò che è danneggiato e vulnerabile dentro se stesso, o attaccare un’immagine persecutoria per neutralizzarla. Allo stesso tempo, viene mes-so nel transfert nella posizione di essere un oggetto che può essere incolpato, e poi attaccato e ucciso nella fantasia. Il trattamento psicoanalitico, infatti, rappresenta una speranza di cambia-mento e di sviluppo e può facilmente provocare una ritorsione violenta per aver disturbato l’equilibrio psichico e aver offerto una via d’uscita da una relazione interna vincolata. La paura di questo cambiamento psichico può provocare una pericolosa reazione terapeutica negativa.;
Keywords:Distruttività, senso di colpa, violenza autoconservativa, violenza sadomasochi-sta, angoscia persecutoria, reazione terapeutica negativa
Nicholas Temple, Quando la speranza è attaccata: la violenza come difesa dalla colpa in "PSICOANALISI" 2/2020, pp 41-55, DOI: 10.3280/PSI2020-002003