Primary care psychologists working with general practitioners in an Italian area affected by earthquake and during Covid-19 pandemic: results from 10 years-long experimentation

Titolo Rivista PSICOLOGIA DELLA SALUTE
Autori/Curatori Enrico Perilli, Angela Paris, Matteo Perazzini, Danilo Bontempo, Simona Marcotullio, Federica Carubbi, Barbara Catania, Marialuisa D’Agostino, Sara Citerei, Cecilia Cappuccini, Olimpia Paris, Laura Paolucci, Martina Bucci, Stefano Cobianchi
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/2
Lingua Inglese Numero pagine 17 P. 128-144 Dimensione file 133 KB
DOI 10.3280/PDS2025-002008
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Psychological suffering represents a part of the global burden of illness of citizens, but the health care system has not yet responded adequately to the burden of mental disorders. At least 50 per cent of the requests brought to General Practitioners (GPs), although expressed as physical symptoms, mostly stem from relational/existential problems, often at a very early stage when intervention would be brief and easily achievable. General practitioners work in a condition to respond adequately to this demand, but end up prescribing clinical investigations and pharmacological treatments of doubtful efficacy. The progressive differentiation between medicine and psychology has made collaboration through referral to a psychologist rather problematic, both in terms of the patients to be referred, and in terms of how to refer them. The primary care psychologist (PCP) can reduce the gap between the need for psychological treatment and its provision. In order to improve access to psychological care, a free, public PCP service has been set up in Abruzzo. Trials in other regions of Italy have provided evidence in favour of a co-located PCP working together with the general practitioner. This study presents evidence from our 10-year trial in the outpatient clinics of general practitioners associated with the ASL1 Sulmona-L’Aquila-Avezzano health district in Abruzzo. The primary outcomes were the user profile and effects of PCP interventions in three different time periods (2014, 2019 and 2022) after the 2009 L’Aquila earthquake and before/after the Covid-19 pandemic. The secondary outcome concerned the effects and functioning of long-term collaboration between PCPs and GPs. Qualitative data were collected through interviews with GPs and outpatients. Thousands of people have accessed the service over the years. The primary outcome showed the great contribution of the PCP intervention on outpatients. The secondary outcome showed that GPs established a functional collaboration with PCPs by visiting patients in co-presence and by referring users to the PCP. The majority of users accessed the PCP service through self-referral, which indicates a strong rooting of the PCP service in the territory. Users’ problems and symptoms disappeared after PCP intervention and drug use was reduced, indicating an effective impact of PCP on citizens and the health system. In general, GPs and outpatients reported interest in and satisfaction with the service. PCP interventions were effective in improving well-being and reducing drug prescriptions and laboratory tests. The results underline the importance of PCP implementation to intercept unexpressed psychological needs.

La sofferenza psicologica rappresenta una parte del carico globale di malattie dei cittadini, ma il sistema sanitario non ha ancora risposto adeguatamente al peso dei disturbi mentali. Almeno il 50% delle richieste portate ai Medici di Medicina Generale (MMG), pur essendo espresse come sintomi fisici, derivano per lo più da problemi relazionali/esistenziali, spesso in una fase molto precoce in cui l’intervento sarebbe breve e facilmente realizzabile. I medici di base lavorano in condizioni di rispondere adeguatamente a questa domanda, ma finiscono per prescrivere indagini cliniche e trattamenti farmacologici di dubbia efficacia. La progressiva differenziazione tra medicina e psicologia ha reso alquanto problematica la collaborazione attraverso l’invio a uno psicologo, sia per quanto riguarda i pazienti da indirizzare, sia per quanto riguarda le modalità di invio. Lo psicologo delle cure primarie (PCP) può ridurre il divario tra la necessità di un trattamento psicologico e la sua erogazione. Per migliorare l’accesso alle cure psicologiche, in Abruzzo è stato creato un servizio di PCP pubblico e gratuito. La sperimentazione in altre regioni d’Italia ha fornito prove a favore di un PCP co-locato che lavora insieme al medico di base. Questo studio presenta le evidenze della nostra sperimentazione, durata 10 anni, negli ambulatori dei medici di base associati al distretto sanitario ASL1 Sulmona-L’Aquila-Avezzano, in Abruzzo. Gli esiti primari sono stati il profilo degli utenti e gli effetti degli interventi di PCP in tre diversi periodi di tempo (2014, 2019 e 2022) dopo il terremoto de L’Aquila del 2009 e prima/dopo la pandemia di Covid-19. L’esito secondario riguardava gli effetti e il funzionamento della collaborazione a lungo termine tra PCP e medici di base. I dati qualitativi sono stati raccolti attraverso interviste ai medici di base e agli utenti ambulatoriali. Migliaia di persone hanno avuto accesso al servizio nel corso degli anni. L’esito primario ha mostrato il grande contributo dell’intervento del PCP sugli utenti ambulatoriali. I risultati secondari hanno mostrato che i medici di base hanno stabilito una collaborazione funzionale con i PCP visitando i pazienti in co-presenza e attraverso la segnalazione degli utenti al PCP. La maggior parte degli utenti ha acceduto al servizio di PCP tramite autocandidatura, il che indica un forte radicamento del servizio di PCP nel territorio. I problemi e i sintomi degli utenti sono scomparsi dopo l’intervento del PCP e il consumo di droga si è ridotto, indicando un impatto efficace del PCP sui cittadini e sul sistema sanitario. In generale, i medici di base e gli utenti ambulatoriali hanno riferito interesse e soddisfazione per il servizio. Gli interventi di PCP sono stati efficaci nel migliorare il benessere e nel ridurre le prescrizioni di farmaci e gli esami di laboratorio. I risultati sottolineano l’importanza dell’implementazione della PCP per intercettare i bisogni psicologici inespressi.

Parole chiave:assistenza sanitaria, medici di medicina generale, psicologo delle cure primarie, salute mentale.

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Enrico Perilli, Angela Paris, Matteo Perazzini, Danilo Bontempo, Simona Marcotullio, Federica Carubbi, Barbara Catania, Marialuisa D’Agostino, Sara Citerei, Cecilia Cappuccini, Olimpia Paris, Laura Paolucci, Martina Bucci, Stefano Cobianchi, Primary care psychologists working with general practitioners in an Italian area affected by earthquake and during Covid-19 pandemic: results from 10 years-long experimentation in "PSICOLOGIA DELLA SALUTE" 2/2025, pp 128-144, DOI: 10.3280/PDS2025-002008