Titolo Rivista RICERCHE DI PSICOLOGIA
Autori/Curatori Anna Emilia Berti, Luciano Arcuri, Massimiliano Pastore
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/2
Lingua Italiano Numero pagine 29 P. 203-231 Dimensione file 350 KB
DOI 10.3280/RIP2017-002003
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La ricerca si propone di contribuire alla validazione italiana del questionario How I think (HIT) di Barriga et al. (2001). Lo strumento rileva le Distorsioni cognitive a favore del sé (Self serving cognitive biases) che facilitano i comportamenti antisociali. Le distorsioni sono così denominate: Autocentrazione (Self -Centered); Incolpare gli altri (Blaming Others); Minimizzare/Dare nomi sbagliati (Minimizing/Mislabelling); Assumere il Peggio (Assuming the Worst). Parte di queste distorsioni corrispondono ad alcuni dei meccanismi di disimpegno morale descritti da Bandura, Caprara e collaboratori (ad esempio Bandura, et al., 1996), e, prima ancora, alle tecniche di neutralizzazione identificate da Sykes e Matza (1957). Ciò che contraddistingue lo HIT è il ruolo di primo piano attribuito all’Autocentrazione (distorsione non menzionata dai precedenti autori) e la sua connessione con una teoria dello sviluppo morale. Lo strumento è stato somministrato a un campione di 1688 studenti italiani, provenienti da regioni del Nord e del Sud Italia, frequentanti le diverse classi della scuole secondaria. Ad un sottocampione di 285 ragazzi sono stati somministrati anche la scala DMC (Caprara et al., 2006) e il questionario sui valori di Schwartz (1992). Ad un sottocampione di 587 ragazzi, di I, III, e V sono state somministrate la scala sulla disapprovazione della devianza e quella sulla devianza dichiarata, contenute nel questionario "Io e la mia salute" (Bonino et al., 2003). L’analisi fattoriale confermativa ha identificato i fattori corrispondenti alle quattro distorsioni. La validità convergente dello strumento è stata confermata dalle elevate correlazioni positive tra i punteggi fattoriali corrispondenti alle quattro distorsioni cognitive e lo DMC (0,68 < r < 0,70) i comportamenti devianti dichiarati (0,58 < r < 0,59) e dalla correlazione negativa con la disapprovazione dei comportamenti devianti (-0,58 < r < -0,68). Per quanto riguarda i valori, sono emerse correlazioni positive con potere (0,35 < r < 0,40), edonismo (0,28 < r < 0,31) stimolazione (0,27 < r < 0,31) e successo (0,15 < r < 0,17) e negative con benevolenza (-0,18 < r < -0,20) e universalismo (tutti gli r = -0,20), conformismo (-0,21 < r < -0,28) e spiritualità (-0,16 < r < -0,17). Un’interessante relazione curvilinea tra l’età dei partecipanti e le prestazioni nelle diverse scale dei comportamenti antisociali viene infine descritta e interpretata.;
Keywords:Validazione questionario, distorsioni cognitive al servizio del sé, comportamento antisociale, studenti secondaria di secondo grado, analisi fattoriale confermativa.
Anna Emilia Berti, Luciano Arcuri, Massimiliano Pastore, Il questionario HIT (How I Think) per la misurazione delle distorsioni cognitive che favoriscono il comportamento antisociale. Una validazione su 1688 studenti italiani in "RICERCHE DI PSICOLOGIA " 2/2017, pp 203-231, DOI: 10.3280/RIP2017-002003