Titolo Rivista EDUCAZIONE SENTIMENTALE
Autori/Curatori A cura della Redazione
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/26
Lingua Italiano Numero pagine 85 P. 17-101 Dimensione file 755 KB
DOI 10.3280/EDS2016-026003
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I contributi di quanti hanno scritto in questa parte della rivista riguardano il convegno "Sotto lo stesso cielo. Fragilità, educazione, contemporaneità" che si è svolto all’Università degli Studi di Milano-Bicocca nel mese di dicembre 2015. All’interno dei due gruppi di ricerca IRACLIA-Pratiche di narrazione e scrittura nei contesti educativi, di cura e medico-sanitari, e Condizione Adulta e Processi Formativi (di cui è responsabile e coordinatrice scientifica Micaela Castiglioni - Università di Milano-Bicocca) abbiamo scelto di mettere a tema il motivo, o forse meglio, la questione della fragilità adulta nella nostra contemporaneità cercando di farne emergere luci e ombre, pieni e vuoti. Lungo questa direzione ci è sembrato importante adottare uno sguardo multidisciplinare coerente e pertinente alla multifattorialità delle varie e differenti vicende adulte, senza per questo rinunciare di far risaltare la prospettiva pedagogica ed educativa. Può l’esperienza della fragilità che tutti ci accomuna essere contenuta e supportata da un agire di tipo educativo, in alcune situazioni, orientato narrativamente? E il discorso sull’educazione e sulla cura che ha come protagonisti gli adulti di oggi può essere interpellato e sfidato creativamente e generativamente proprio dalla condizione di fragilità per noi diversa dalla vulnerabilità? Sono questi alcuni tra gli interrogativi che ci hanno orientato e che ritroviamo all’interno di questo testo. Dal punto di vista trans-culturale fragilità è una virtù ben rappresentata dal mito eterno di Antigone, la quale, a differenza di Edipo, che si muove inconsapevole verso il suo destino, è cosciente e intenzionale nel suo agire, sfida la legge degli uomini e sceglie con coraggio di esporre la sua fragilità. La virtù della fragilità, con Antigone come figura emblematica, è sintesi, declinazione di un pensiero che sa rinascere dall’esperienza, la consapevolezza di una condizione statuto della condizione umana, che avvia a un’autoconoscenza e conoscenza del mondo, un pensiero leggero, che ama la vita, la sua stessa vita e per mantenerla vitale apre ad altri modi di pensiero. Poiché la coscienza di fragilità invita all’ascolto di sempre nuove esperienze e si concede il riposo di alcune verità temporanee, provvisorie e legate a situazioni e momenti della vita, per poi riprendersi il diritto all’inedito. È complesso e faticoso mantenere anche negli atti concreti di presenza nelle relazioni e nel mondo la consapevolezza di fragilità, una fatica che si presenta ancora più ardua nei rapporti tra donne e uomini, così mutati e privi ancora di esempi e percorsi nuovi. La consapevolezza di fragilità, la coscienza di incompiutezza del sé e la dipendenza, riconosciuta, dall’altro/altra avviano all’accettazione anche dell’impossibilità di conoscersi a fondo, dell’essere padroni di noi stessi e stesse.;
Keywords:Fragilità, vulnerabilità, cura, età adulta, educazione, virtù, Antigone, coraggio dell’esporsi, dipendenza, relazioni tra i sessi.
A cura della Redazione, Sotto lo stesso cielo. Fragilità, educazione, contemporaneità in "EDUCAZIONE SENTIMENTALE" 26/2016, pp 17-101, DOI: 10.3280/EDS2016-026003