Titolo Rivista SETTING
Autori/Curatori Mark Solms, Jaak Pankseep
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2014/37-38
Lingua Italiano Numero pagine 38 P. 5-42 Dimensione file 659 KB
DOI 10.3280/SET2014-037001
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Si ritiene comunemente che la coscienza sia la funzione superiore del cervello. In questo articolo consideriamo la possibilità, basata su abbondanti dati neuroevolutivi, che le esperienze affettive e fenomeniche legate alla parte inferiore del cervello forniscano "l’energia" per la costruzione durante lo sviluppo delle forme più evolute della coscienza cognitiva. Questa visione è in accordo con molte formulazioni teoriche di Sigmund Freud. In questa riconcettualizzazione tutta la coscienza può dipendere dalla evoluzione originaria delle esperienze affettive e fenomeniche che hanno portato alla codifica dei valori utili alla sopravvivenza. Queste energie sottocorticali forniscono la base per la costruzione epigenetica delle forme superiori, percettive e non-percettive, della coscienza. In questa prospettiva, le esperienze percettive furono inizialmente affettive del tipo del processo primario e originantesi nel tronco encefalico; esse sono capaci di essere elaborate attraverso l’apprendimento secondario e i processi mnemonici e di evolvere nelle forme della cognizione terziaria della coscienza. In questa visione, benché tutte le attività neurali dell’individuo siano inconsce, le reti primarie sottocorticali delle emozioni e degli altri affetti primari, insieme ai meccanismi dell’apprendimento secondario e della memoria, possono essere state al servizio, come un’impalcatura senziente, dello sviluppo delle risolte attività mentali superiori e di quelle percettive che avvengono nella neocorteccia. I dati che sostengono questa visione neuro-psico-evolutiva della costituzione della mente vengono discussi e messi in relazione con i classici modelli psicoanalitici.;
Mark Solms, Jaak Pankseep, L’Es sa più di quanto l’Io ammetta: prospettive neuropsicoanalitiche rispetto alla coscienza primaria nell’interfaccia tra neuroscienza affettiva e cognitiva in "SETTING" 37-38/2014, pp 5-42, DOI: 10.3280/SET2014-037001