Titolo Rivista STORIA URBANA
Autori/Curatori Bruno Mussari
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2012/136
Lingua Italiano Numero pagine 31 P. 165-195 Dimensione file 1769 KB
DOI 10.3280/SU2012-136006
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Le fortificazioni di Crotone hanno rappresentato per secoli un nodo cruciale nella rete difensiva del tratto della costa ionica tra Taranto e Reggio Calabria. Ad esse è legata la storia del centro calabrese, identificato da sempre dalla cinta muraria cinquecentesca e dal castello. La dismissione delle cinte murarie, fenomeno che interessò molte città a partire dalla seconda metà del XIX secolo, investì anche Crotone, dopo l’abolizione delle servitù militari del 1865, cui la città era sottoposta. Alle mura non fu riconosciuto alcun valore di testimonianza storica architettonica; la loro demolizione fu giustificata da prioritarie motivazioni di salubrità e igiene pubblica - avallate da un effettivo sovraffollamento del centro urbano - dietro le quali si celavano interessi privati alimentati dal miraggio di una speculazione fondiaria remunerativa. Tuttavia le filantropiche intenzioni iniziali furono accantonate. Gli interessi della classe dirigente, espressione della ricca proprietà terriera, prevalsero. In una quasi totale assenza di dibattito, l’amministrazione comunale decise di cedere gran parte delle mura a privati, che le avevano in parte occupate da tempo, consentendo, nonostante le alterazioni subite, una loro parziale conservazione. Una porzione della cinta muraria fu effettivamente demolita, oltre alla porta della città, anche per realizzare una strada di circonvallazione, che avrebbe marcato ulteriormente il confine tra la città antica e quella contemporanea.;
Keywords:Crotone Fortificazioni Trasformazione Demolizione
Bruno Mussari, "Una barriera allo incremento e alla salubrità del paese": le mura di Crotone tra dismissioni e sviluppo urbano in "STORIA URBANA " 136/2012, pp 165-195, DOI: 10.3280/SU2012-136006