Titolo Rivista MONDO CONTEMPORANEO
Autori/Curatori Francesca Zilio
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/2
Lingua Italiano Numero pagine 30 P. 5-34 Dimensione file 437 KB
DOI 10.3280/MON2012-002001
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Sulla base di fonti primarie italiane e tedesche e di documenti pubblicati, l’articolo analizza le opinioni italiane sulla Ostpolitik e le posizioni di entrambi i paesi sulla progettata Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Csce), discusse negli incontri bilaterali fra capi di governo e ministri degli Esteri. L’autrice evidenzia le paure italiane causate in particolare dalla velocità dei primi negoziati della Ostpolitik e poi dalla lentezza delle trattative su Berlino che ritardarono l’apertura dei negoziati preliminari sulla Csce. All’inizio Roma temeva che la fretta dei tedeschi di ottenere risultati per la loro questione nazionale, insieme alla pericolosa politica europea di Mosca, portasse ad eccessive concessioni da parte di Bonn che avrebbero potuto danneggiare gli interessi occidentali. In seguito l’Italia si preoccupò che l’attesa per la conclusione degli accordi su Berlino, che era stata posta dall’Ovest come precondizione per la convocazione dei preliminari sulla Csce, potesse causare una perdita del momentum per prendere le redini della distensione e combattere gli obiettivi e la propaganda orientali. Al contrario, Bonn intendeva approfittare dell’impazienza orientale per l’apertura della Csce, in opposizione alla disponibilità occidentale a prendersi il suo tempo, per ottenere migliori risultati nella Ostpolitik e garanzie sulla Csce.;
Keywords:Ostpolitik, Csce (Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa), distensione, rapporti Italia-Repubblica federale tedesca, politica estera Italia, politica estera Repubblica federale tedesca
Francesca Zilio, Le relazioni fra Roma e Bonn durante il primo governo Brandt fra Ostpolitik e Csce in "MONDO CONTEMPORANEO" 2/2012, pp 5-34, DOI: 10.3280/MON2012-002001