Titolo Rivista RUOLO TERAPEUTICO (IL)
Autori/Curatori Fabiano Bassi
Anno di pubblicazione 2010 Fascicolo 2010/115
Lingua Italiano Numero pagine 22 P. 17-38 Dimensione file 387 KB
DOI 10.3280/RT2010-115003
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Il concetto di controtransfert è forse quello che nel tempo è cambiato maggiormente, tanto da costituire un riassunto della storia della tecnica psicoterapeutica. Ne parla per la prima volta Freud al Congresso di Norimberga, nei termini di ostacolo al buon andamento della psicoterapia, tanto da proporre, per scongiurarne gli effetti nefasti, dapprima l’autoanalisi del terapeuta e successivamente la sua analisi didattica. Solo nel 1912 apre uno spiraglio, riuscendo a vederlo anche come strumento utile al terapeuta per sintonizzare il proprio inconscio su quello del paziente. Poi non se ne occupa più. La controversia viene ripresa alla sua morte da Anna Freud e i fondatori della Psicologia dell’Io e da Melanine Klein. I primi, che si pongono come vestali dell’eredità freudiana, continuano a vederlo come una spia di qualche disfunzione nel terapeuta. La seconda e più precisamente una sua allieva e paziente, Paula Heimann, al contrario, enfatizza l’importanza dei sentimenti del terapeuta ai fini di una migliore comprensione del paziente. Un altro autore che si è schierato a favore del suo impiego è stato il kleiniano Racker. Egli getta le basi per lo sviluppo del modello bipersonale di psicoterapia. Un altro contributo, seppure indiretto, proviene da Kohut, che sottolinea l’importanza dell’empatia come fattore terapeutico principe. Poi c’è Sandler, che lo considera una miscela tra le caratteristiche del terapeuta e le richieste del paziente. Jacobs, che introduce il concetto di "enactment controtransferale" per segnalare un fenomeno simile all’"acting out" del paziente. E Renik, che sottolinea l’importanza inestimabile degli autodisvelamenti del terapeuta sul paziente, purché rispettosi ed opportuni, per aiutarlo a lavorare più efficacemente sulla relazione di transfert.;
Keywords:transfert, controtransfert, enactment controtransferale, confronto, empatia
Fabiano Bassi, Progressi nell’impiego clinico del controtransfert in "RUOLO TERAPEUTICO (IL)" 115/2010, pp 17-38, DOI: 10.3280/RT2010-115003