Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Mario Venturino
Anno di pubblicazione 2007 Fascicolo 2007/1
Lingua Italiano Numero pagine 21 P. 7-27 Dimensione file 61 KB
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La Banca d’Italia è stata costituita nel 1893 a completamento di un lungo e non sempre lineare processo, intensificatosi dopo la creazione dello Stato unitario, cui la crisi della Banca Romana (uno degli istituti di emissione allora esistenti) contribuì in modo significativo alla concentrazione del sistema degli istituti di emissione . Gli assetti di banca centrale, secondo la moderna configurazione del central banking, vennero definiti con una serie di provvedimenti legislativi e regolamentari nel corso del periodo 1926-1936. In particolare, la Legge bancaria del 1936 ne definì assetti proprietari, funzioni, struttura organizzativa e raccordi con l’autorità governativa. Tale impianto, salvo contenuti adeguamenti, ha retto governance e modello organizzativo-operativo sino alla recente riforma, di cui al d.lgs 262/2005 (Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari, di seguito anche Legge sul Risparmio). Molteplici sono i profili che rilevano riguardo agli assetti della Banca d’Italia, anche alla luce dei riflessi derivanti dalla costituzione della Banca Centrale Europea. In questo studio ne viene affrontato uno specifico: quello degli assetti proprietari e della valutazione economica delle quote di partecipazione presenti nei portafogli dei soggetti abilitati a tale possesso. Ciò, sia in un’ottica puramente valutativa, anche connessa all’introduzione nell’ordinamento contabile e di bilancio delle società quotate (nel caso di specie, quelle bancarie) dei principi contabili internazionali Ias/Ifrs, sia nell’ottica del nuovo quadro di riferimento degli assetti proprietari previsto dal citato D.lgs 262/2005, che stabilisce il trasferimento delle quote di partecipazione a soggetti di natura pubblicistica con i connessi aspetti della determinazione degli indennizzi. L’obiettivo del presente studio è quello di contribuire al dibattito in corso sul tema della valutazione delle quote, fornendo un contributo, assieme ad altri, per concorrere a far sì che, nel concreto delle previsioni normative sul riassetto della Banca d’Italia, di cui all’art. 19 del d.lgs. 262/2005, la soluzione dell’aspetto valutativo delle quote sia la più fair (equa) possibile nel rispetto dei diritti patrimoniali degli attuali partecipanti.;
Mario Venturino, Gli assetti partecipativi e patrimoniali nella Banca d'Italia. Evoluzione ed aspetti valutativi in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 1/2007, pp 7-27, DOI: