Titolo Rivista PARADIGMI
Autori/Curatori Marta Fattori
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/1
Lingua Italiano Numero pagine 18 P. 75-92 Dimensione file 136 KB
DOI 10.3280/PARA2015-001006
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Il celebre incipit del monologo dell’Amleto (III.i.57) è l’unica occorrenza del sintagma "to be or not to be" presente in tutta l’opera di William Shakespeare. L’ipotesi è che, indipendentemente dai significati dati dallo stesso Shakespeare, si possa ricondurre il sintagma anche alla importanza e conoscenza della traduzione inglese del sintagma di Aristotele "einai-me einai", che è proprio "to be or not to be". Non c’è mai in Aristotele il valore esistenziale del «To be, or not to be» dell’Amleto; ma è indubbio che nella cultura inglese del Rinascimento, e in particolare nell’origine e costruzione della cosiddetta poesia metafisica, Aristotele fosse autore studiato. Infine c’è un’interessante attestazione nel Dr. Faustus di Christopher Marlowe.;
Keywords:Aristotele, Christopher Marlowe, "Essere o non essere", Fonti di Shakespeare, Philip Sidney, Poesia metafisica.
Marta Fattori, The sources for Shakespeare’s «to be, or not to be» in "PARADIGMI" 1/2015, pp 75-92, DOI: 10.3280/PARA2015-001006