Il licenziamento collettivo.

Gaetano Natullo

Il licenziamento collettivo.

Interessi, procedure, tutele

Edizione a stampa

33,00

Pagine: 264

ISBN: 9788846457684

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 365.308

Disponibilità: Esaurito

L'istituto del licenziamento racchiude emblematicamente tecniche, contenuti e snodi problematici della disciplina del lavoro subordinato. Rispetto ai licenziamenti individuali, il licenziamento collettivo presenta, come noto, caratteri peculiari, in ragione della particolare rilevanza che gli esuberi di personale assumono, da un lato, nel quadro di una corretta gestione dell'impresa e, dall'altro, in relazione alla salvaguardia degli interessi, individuali, collettivi e pubblici, alla conservazione dell'occupazione. In questa ottica, lo studio prende in esame la disciplina legislativa (l. n. 223 del 1991) che, a distanza ormai di quasi quindici anni dalla sua emanazione, può considerarsi sufficientemente assestata, soffermandosi sulle tecniche "procedurali" e "partecipative" adottate dal legislatore, onde accertarne la capacità di rappresentazione, contemperamento e tutela dell'articolato complesso di interessi coinvolti nella gestione delle eccedenze di personale. Ciò, in particolare, con l'obiettivo di evidenziare la differente rilevanza che gli interessi collettivi (e sindacali) e quelli individuali dei prestatori di lavoro assumono nelle diverse fasi che contraddistinguono le procedure di mobilità e di verificare la coerenza delle soluzioni normative con riguardo, per un verso, alla ratio legis e, per un altro verso, ai percorsi applicativi elaborati dalla dottrina e, ancor più, dalla giurisprudenza.

Gaetano Natullo (Napoli, 1961) è professore associato di Diritto del lavoro nella Facoltà di Economia dell'Università degli Studi del Sannio in Benevento. Oltre a diversi studi e saggi in materia di diritto del lavoro e di diritto sindacale, è autore dei volumi La tutela dell'ambiente di lavoro (Utet, 1995) e I rapporti di lavoro negli enti pubblici non economici dopo la privatizzazione (Giappichelli, 1996).

Introduzione

La fattispecie

(Rilevanza della nozione di licenziamento collettivo per diversificarne la disciplina rispetto al licenziamento individuale; Gli accordi interconfederali: "qualità" e "quantità" nel concetto di riduzione di personale; La disciplina comunitaria: prevalenza del profilo quantitativo; La disciplina della l. n. 223/91. Il licenziamento per riduzione di personale tra passato e presente; Il profilo causale della fattispecie; Il requisito causale nella giurisprudenza; Il licenziamento per mancato reimpiego di lavoratori in Cigs; Licenziamento collettivo e procedure concorsuali; Una reductio ad unum: tipologie di licenziamento collettivo ed eccedenza di personale; L'ambito di applicazione della disciplina: A) le "inclusioni"; B) Le "esclusioni")

Gli interessi coinvolti

(L'interesse dell'imprenditore nella Costituzione e nella legge; L'interesse del lavoratore alla conservazione del posto. Il licenziamento come extrema ratio; L'interesse collettivo: articolazione e proceduralizzazione; Interesse pubblico e funzioni di mediazione nell'attività degli organi amministrativi)

Procedure e tutele nella definizione dell'eccedenza di personale

(Proceduralizzazione e partecipazione del sindacato come tecniche di contemperamento degli interessi nella gestione dell'eccedenza di personale; La disciplina comunitaria; Le procedure sindacali nella l. n. 223/91. I soggetti collettivi; L'informazione; L'esame/consultazione; Controllo e partecipazione sindacale nelle procedure di mobilità; Gli organismi amministrativi nelle procedure di mobilità: ruolo e funzioni; Le soluzioni negoziate alternative ai licenziamenti ed il sostegno legislativo al loro perseguimento; Ammortizzatori sociali e licenziamenti collettivi: dalla "mobilità da posto a posto" al licenziamento extrema ratio?; Sindacato e rappresentanza nelle procedure di mobilità. L'efficacia soggettiva degli accordi conclusivi delle procedure di mobilità: rinvio; Alcune conclusioni: interessi e posizioni soggettive nelle procedure sindacali)

Procedure e tutele nel licenziamento del personale eccedente

(Dalle procedure di mobilità al collocamento in mobilità: l'"individualizzazione" del licenziamento collettivo attraverso i criteri di scelta; La funzione dei criteri tra scelte sociali e scelte imparziali; I criteri oggettivi: tutela dell'interesse aziendale e tutela dell'interesse dei lavoratori; I criteri soggettivi e la tutela dei lavoratori; Il ruolo della contrattazione collettiva nella determinazione dei criteri di scelta; Autonomia versus limiti funzionali: contenuti e limiti della contrattazione collettiva sui criteri di scelta nella ratio legis e nell'interpretazione della giurisprudenza; I limiti dei criteri contrattuali: generalità ed astrattezza, tutela dei prestatori di lavoro, non discriminazione; Autonomia e vincoli: le esigenze aziendali come criterio unico di scelta; La scelta dei lavoratori nei licenziamenti collettivi successivi alla Cassa integrazione guadagni straordinaria; Dalla funzione alla struttura: Il contratto collettivo sui criteri di scelta di contrattazione "gestionale" e "normativa"; Le ambigue letture della giurisprudenza; Il regime del contratto collettivo: l'efficacia soggettiva; Alcune conclusioni ed un problema aperto: legittimazione sindacale e tutela democratica degli interessi collettivi nella contrattazione collettiva sui criteri di scelta; Ulteriori vincoli legali a tutela di interessi generali: la protezione delle categorie deboli; Comunicazione del recesso ai lavoratori e comunicazioni a sindacati ed amministrazioni)

Il regime sanzionatorio

(Violazioni delle procedure e sanzioni: una verifica di congruità; Evoluzione delle tutele e delle sanzioni nella disciplina dei licenziamenti collettivi: dalla "conversione" alla tutela reale; Licenziamenti collettivi, licenziamenti individuali e regime sanzionatorio: le "divergenze parallele"; La violazione delle procedure per la gestione dell'eccedenza: congruità della sanzione reintegratoria rispetto agli interessi tutelati ed alla ratio legis; Efficacia/inefficacia delle procedure: vizi formali e tutele sostanziali; Dalle procedure ai licenziamenti: la violazione dei criteri di scelta; La ripetizione dei recessi come conferma della distinzione tra procedure e licenziamenti; La violazione degli obblighi di comunicazione dei licenziamenti; La mancata comunicazione finale alle organizzazioni sindacali: controllo sindacale e tutela individuale nell'applicazione dei criteri di scelta; La comunicazione agli organismi amministrativi. Limiti dei soggetti pubblici nelle procedure di licenziamento collettivo; I requisiti causali. Sindacabilità giudiziaria e rilevanza del c.d. repêchage; I vizi causali e le relative sanzioni tra procedure di mobilità e criteri di scelta)

La gestione delle eccedenze di personale nelle amministrazioni pubbliche

(La disciplina delle eccedenze di personale nelle pubbliche amministrazioni tra "privatizzazione" e licenziamenti impossibili; Eccedenze di personale e mobilità nel pubblico impiego sino alla c.d. "seconda privatizzazione"; Affinità apparenti e differenze essenziali rispetto al settore privato: ambito di applicazione, presupposti ed elementi dell'eccedenza. Il complicato snodo organizzativo-gestionale della quantificazione delle eccedenze; Le affinità formali alla disciplina del settore privato. Le procedure sindacali di informazione ed esame; Le affinità impossibili. Le soluzioni alternative al collocamento in disponibilità; Le permanenti specificità: la mobilità come strumento privilegiato di gestione delle eccedenze di personale nel lavoro pubblico; Il collocamento in disponibilità non può essere la "Cassa integrazione guadagni" del lavoro pubblico; La gestione del personale in disponibilità e la risoluzione del rapporto)

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