Critica letteraria e linguistica - Open Access

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Mario Piotti

Parole e testi lombardi

Studi linguistici

Una geografia, quella lombarda, e due secoli cruciali nella storia linguistica italiana: nella prima parte, la Lombardia del Cinquecento, il secolo della norma, è studiata in alcuni testi non letterari di un’area laterale, quella bresciana. Nella seconda, si indagano alcuni aspetti della ricca produzione lessicografica dialettale lombarda dell’Ottocento.

cod. 10291.8

Il presente volume raccoglie gli atti del convegno interdisciplinare organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Palermo, dedicato a Pier Paolo Pasolini e alla ricerca della fede, e mira a presentare la poliedricità del suo pensiero, sulla cima dell’alto monte del pensiero umano, in bilico tra profezia ed eresia.

cod. 10291.7

Stefano Ballerio

Sul Conto dell'Autore

Narrazione, scrittura e idee di romanzo

Questo saggio, in contrapposizione alle tesi dei narratologi strutturalisti, sostiene che distinguere a priori autore e narratore non consenta di rendere conto di interi periodi della storia del romanzo e che la questione teorica – chi racconta in una narrazione letteraria? – debba essere posta su un terreno ermeneutico e storicista.

cod. 291.96

Ilaria Bonomi, Edoardo Buroni

Il magnifico parassita

Librettisti, libretti e lingua poetica nella storia dell'opera italiana

Il volume studia autori e tendenze nel campo dei libretti d’opera dal Seicento ai giorni nostri, rimarcando il prestigio letterario di molti testi per musica. Partendo da un autore centrale della librettistica secentesca come Giovan Francesco Busenello, il testo passa attraverso i metamelodrammi, microgenere rappresentativo della duplicità dell’opera settecentesca, e giunge allo studio dei librettisti per compositori importanti, con particolare attenzione ai rapporti tra poesia e musica.

cod. 291.73

Lavinia Spalanca

Il sogno del centauro

I sovvertimenti di Pasolini tra pedagogia e linguaggi

Se la passione pedagogica e l’ansia sperimentale alimentano da sempre l’opera di Pasolini, è su questi due assi fondamentali che si sono interrogati a Palermo, dal 20 al 22 ottobre 2022, diciannove studiosi da tutto il mondo, con l’intento di sondare il contributo dello scrittore ‒ a cent’anni dalla nascita ‒ nell’universo delle scienze della formazione, così come nel campo dei linguaggi audiovisivi. I saggi qui raccolti ci restituiscono la complessità del pensiero pasoliniano, e insieme la tensione civile che ne innerva gli scritti.

cod. 291.114

Il volume è pensato come una raccolta di contributi intorno alla questione della svolta finzionale della traduzione tra letteratura e cinema, con un focus particolare sulla scrittura letteraria. L’intento è quello di esplorare il potenziale narrativo ed estetico, spesso associato a un portato etico e politico, del personaggio del traduttore, che ha fatto irruzione sulla scena della finzione contemporanea spesso nei panni del protagonista, andando progressivamente a sgretolare il paradigma della sua invisibilità.

cod. 291.113

Armando Antonelli

La mente organizzatrice dell'uomo comunale

Approssimazioni intorno al nesso Potere-Archivi-Cultura

Il volume è sostenuto da una convinzione di fondo per cui non sia possibile astenersi da un approccio pluridisciplinare alla ricerca, qualora s’intendano ispezionare le testimonianze scritte, la letteratura medievale, le strutture mentali attraverso cui l’uomo comunale dell’età di Dante s’immagina il testo sulla pagina scritta, lo sperimenta, lo conserva e lo tramanda.

cod. 10291.6

Giuseppe Andrea Liberti

Le forme della voce

L’immaginario acustico nel secondo Novecento italiano

Il volume propone una ricognizione nell’ambito di quella frazione di immaginario contemporaneo che guarda con interesse alla dimensione sonora della poesia come della prosa, una riflessione sulle diverse espressioni del rapporto tra letteratura e oralità nella seconda metà del XX secolo.

cod. 10291.5

Alessandra Cattani

Grazia Deledda e la Russia

Riflessioni letterarie e linguistiche sulla traduzione russa di Elias Portolu

Se Tolstoj è l’autore russo più amato da Grazia Deledda, è lo spirito dostoevskiano che emerge spesso nelle sue opere più note. Per Deledda, come per Dostoevskij, gli uomini e le donne nascono nel libero arbitrio, correndo il rischio di cadere nell’abisso del peccato. Ma se Dostoevskij offre una carnevalesca via di rinascita, i protagonisti della Deledda appaiono imprigionati nell’immobile realtà culturale sarda del tempo. Ne è esempio il romanzo Elias Portolu, fulcro della seconda parte del volume, dedicata alla sua traduzione in russo e alle criticità emerse in relazione alla complessa lingua deleddiana, frutto ibrido di italiano e sardo.

cod. 291.112

Sara Ferrilli, Marco Nava

«Fucata vetustas»

Prassi e ricezione del falso nella letteratura e nell’arte del Rinascimento italiano

Il volume si propone, attraverso una rassegna di esempi selezionati, di indagare la creazione e la circolazione di opere modernamente inquadrabili come falsi nella letteratura e nell’arte del Rinascimento italiano. Grazie a una puntuale contestualizzazione, ciascun contributo sottrae il proprio oggetto d’indagine a rischiosi schematismi e contribuisce a delineare un vasto assortimento di possibili modalità del falso.

cod. 10291.4