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Sociologia del diritto islamico

Romano Bettini

Sociologia del diritto islamico

Edizione a stampa

17,00

Pagine: 112

ISBN: 9788846455765

Edizione: 1a edizione 2004

Codice editore: 1520.446

Disponibilità: Esaurito

Il diritto islamico come diritto "sacro" vigente fondato sul Corano e sulla Sunna riguarda una ristretta minoranza di Stati a popolazione in maggioranza musulmana, tra cui in particolare Arabia Saudita ed Iran, l'uno arabo e l'altro persiano. La trattazione descrive i modelli di sistema giuridico relativi, il primo sharaitico classico, sunnita (secondo l'Islam della maggioranza dei musulmani), ed il secondo di tipo legislativo corretto dal controllo di un comitato di vigilanza religiosa, sciita (e cioè in linea con lo schieramento religioso minoritario dei musulmani).

Il modello iraniano evidenzia la transizione in atto, avviata già nel 1906, del diritto musulmano classico da un modello dominato dalla dottrina dei teologi-giuristi (tipicamente saudita) ad un modello dominato dalla creazione legislativa da parte di un parlamento democraticamente eletto, ed apre a sviluppi democratici della società relativa secondo un idealtipo legislativo certamente di stampo occidentale.

Accanto a queste problematiche il libro propone quelle dell'influenza della prospettiva della tutela dei diritti umani nel mondo musulmano; mondo che ha manifestato resistenze in merito alla storica dichiarazione universale dei diritti dell'uomo dell'Onu del 1948, ma che ha finito, nel 1992, col veder prescritta tale tutela dalla stessa costituzione saudita, sia pure facendo salve le ragioni religiose islamiche.

Altra problematica trattata è quella del sommerso giuridico islamico rappresentato dal terrorismo internazionale, già esaminato dall'A. nel suo precedente volume, pubblicato in questa stessa collana, Delenda America , che collega il fenomeno, deprecato nello stesso mondo musulmano, a reazioni anomiche di una società in crisi di orientamenti valoriali dopo i fasti della sua civiltà medievale; e si domanda se il fenomeno stesso non possa essere letto come una sorta di ricorso storico dei nefasti della setta degli Assassini siriani del XII-XIII secolo.

Da ultimo il lavoro si domanda se la transizione del mondo giuridico musulmano, nelle sue modulazioni normative e nelle relative violazioni, non esprima le difficoltà di paesi in via di sviluppo ma sofferenti una crisi di civiltà spiegabile in termini di carenze culturali, quali ad es., in campo giuridico, le carenze di cultura degli scopi e dei mezzi rispetto alle ridondanze ed alle manipolazioni valoriali.

Il lavoro si conclude esprimendo l'avviso che, nonostante i "risvegli" religiosi fondamentalisti, specie il settore giuridico evidenzi come ormai la cultura occidentale, universalizzante ed operosa, non sia più all'esterno delle frontiere islamiche, ma al loro interno.

Romano Bettini insegna Sociologia del Diritto e Criminologia alla Facoltà di Sociologia dell'Università di Roma, ed ha insegnato Scienza dell'amministrazione alla Facoltà di Giurisprudenza della stessa Università, alla Facoltà di Scienze Politiche all'Università di Messina, ed alla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione, di cui è stato docente stabile. È membro straniero dell'Accademia russa delle scienze naturali, da cui è stato decorato per il suo contributo allo sviluppo della scienza e dell'economia. Tra le sue principali pubblicazioni : Il circolo vizioso legislativo (Angeli, Milano, 1983); Legislazione e politiche in Italia . Razionalità, efficacia e modernizzazione imperfetta (Angeli, Milano, 1990 ); L'Urss nell'epoca di Gorbacev. Modernizzazione politica e apparato di Stato negli anni 90 (con prefazione di V.Strada, ed.Europa, Roma, 1991 ); Processi legislativi e teoria generale della funzione del diritto , in collaborazione con S.Bobotov (ed.Bentham, Roma, 1994); Istituzioni e società in Russia tra mutamento e conservazione (atti del I Convegno italo-russo sulla transizione post-sovietica, Angeli, Milano, 1994); La transizione russa nell'età di El'cin (atti del II Convegno italo-russo sulla transizione post-sovietica, Angeli, Milano, 1998 ); Burocrazia tra diritto, politica e corruzione (Angeli, Milano, 1998); Sociologia del diritto positivo (Angeli, Milano, 1998); Sociologia del diritto amministrativo (Angeli, Milano, 2000), Russia: sociologia del sommerso (Angeli, Milano, 2001 ); Delenda America: iperterrorismo islamista e anomia internazionale (Angeli, Milano 2003). Per il settore militare ha pubblicato alcuni articoli sulle Forze armate russe ed il volume Peacekeeping: Polizia internazionale e nuovi ruoli militari tra conflitti etnici, terrorismo, criminalità organizzata , Cemiss, Roma, 2001.


Presentazione e ringraziamenti
Introduzione. Per una sociologia del diritto islamico (saria) come diritto sacro vigente
(Saria e sociologia del diritto. Oltre le ricostruzioni storiografiche e giuridico-formali; Questioni preliminari di un approccio sociologico-giuridico alla "saria"; Squilibri: sì al diritto "civile", no al "pubblico"; Pluralismo e mutamento giuridico dell'Islam come occidentalizzazione? Trends di fatto verso nuove legittimazioni politiche e nuovi soggetti sociali; Mutamenti culturali. Il quadro concettuale e fenomenologico dell'occidentalizzazione, della democratizzazione, della globalizzazione e dello sviluppo. Distinzione tra identità religiosa ed identità culturale)
Il modello classico del diritto islamico:il condominio in Arabia Saudita tra dottrina dei teologi-giuristi e normazione regia
(Il "buon governo" nella teoria in Ibn Taymiyya. Premessa; Saria: un diritto religioso come diritto positivo; L'Islam dal diritto dei giuristi 'idealtipo legislativo secolarizzato; La globalizzazione critica del diritto; Saria alla resa dei conti storica anche in Arabia Saudita? Il detonatore del "diverso" occidentale; Il condominio del potere normativo tra dottrina dei teologi-giuristi e sovrano.La polarizzazione micro-macro secondo Vogel e la critica M. Weber; Il "buon governo" secondo la dottrina ora "saudita" del siriano Ibn Taymiyya; "Buon governo" alla mercè della corporazione dei giuristi-teologi? Il consenso (ijma) della comunità dei credenti ("umma") tradito?)
Il modello ad idealtipo legislativo: il caso dell'Iran
(Dal condominio saudita tra teologi-giuristi e re al centralismo religioso e parlamentare: il quadro istituzionale iraniano dopo la "rivoluzione" di Khomeyni; La costituzione del 1979 tra verticizzazione religiosa e democratizzazione; Persistente non separazione del diritto dalla teologia e tendenziale recupero del consenso della comunità dei credenti (ijma). fattori di "buon governo"; Rilevanza della contaminazione religiosa dell'idealtipo legislativo; Significatività dell'attuale sistema sharaitico-democratico iraniano; La questione della "riapertura" della interpretazione nel quadro di un idealtipo legislativo)
Dai processi normativi al diritto sostanziale. I diritti umani secondo l'islam
(Le dichiarazioni occidentali dei diritti umani; Le contestazioni alla dichiarazione universale dei diritti umani dell'Onu tra astensione dell'Arabia Saudita e dei paesi socialisti e commenti culturalisti" asiatici; Standard di tutela dei diritti umani: questione di dogmatica religiosa, di dispotismo politico o di tradizionale resistenza ai principi democratici?)
Il sommerso illegale islamico: il terrorismo internazionale tra diritti umani e ius bello. Ricorso storico degli "assassini" siriani del XII-XIII secolo?
(Il terrorismo islamista come sommerso illegale; Dal fondamentalismo al kamikazismo stragista astatuale ed antiamericano; Islam "parallelo"e Islam come "sistema senza territorio"?; Le aporie del kamikazismo stragista; Arretratezza storico-culturale del fenomeno ed improponibili confronti con superate mistiche militari occidentali d'altri secoli; Mistica della guerra e mistica del terrorismo. Allarmi internazionali; Diritto bellico e diritti umani: evanescenze giuridiche? Dal "tempo di guerra" al "tempo di terrorismo"; I paletti del diritto bellico contro il terrorismo internazionale; I "paletti" del diritto bellico contro il terrorismo internazionale; I "paletti" del diritto umanitario estesi ai conflitti interni; La nuova vulnerabilità degli obiettivi civili; La questione delle vittime civili; Il corretto rapporto valoriale mezzi-fini)
Saria e cultura. Il deficit di cultura legislativa dei e dei mezzi
(richiami concettuali. E come risorsa dell'azione sociale; La cultura tra socializzazione e potere. La trasparenza e la partecipazione culturale Aporie della cultura, relativismo, cosmopolitismo; La religione come cultura del "senso"; Dimensioni territoriali e livelli della cultura come risorsa rispetto a problemi storici. Livelli e determinismo ambientale; L'Islam come civiltà a cultura bloccata? La Saria tra cultura dei valori e cultura dei fini/mezzi. Uno schema teorico per mutamenti del diritto islamico)
Conclusioni Tra ulama e fondamentalisti: l'Occidente (dar al-harb) è ormai dentro l'Islam (dal al-islam)?
Appendici

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