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La comunicazione aumentativa alternativa tra pensiero e parola

Maria Luisa Gava

La comunicazione aumentativa alternativa tra pensiero e parola

Le possibilità di recupero comunicativo nell'ambito delle disabilità verbali e cognitive

Rivolto a operatori sanitari, insegnanti, educatori, psicologi, neuropsichiatri e ai famigliari dei disabili verbali, il testo affronta il problema della disabilità verbale e illustra le possibilità di recupero comunicativo consentite oggi dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa, offrendo un punto di riferimento operativo per chi voglia intervenire in questo settore.

Edizione a stampa

24,00

Pagine: 176

ISBN: 9788820438777

Edizione: 3a ristampa 2017, 2a edizione 2013

Codice editore: 502.4

Disponibilità: Discreta

Pagine: 176

ISBN: 9788856870602

Edizione:2a edizione 2013

Codice editore: 502.4

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 176

ISBN: 9788856870640

Edizione:2a edizione 2013

Codice editore: 502.4

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Il libro affronta il problema della disabilità verbale e le possibilità di recupero comunicativo consentite oggi dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa, il cui principio operativo è basato sul fatto che un soggetto impossibilitato a esprimersi verbalmente può comunque trasmettere il proprio pensiero mediante modalità diverse dalla parola. Tale approccio, nato nel 1971 in Canada, e diffusosi successivamente a livello internazionale, ha aperto nuove prospettive nel campo della disabilità, ponendo anche molti quesiti.
Rivolto a operatori sanitari, insegnanti, educatori, psicologi, neuropsichiatri e ai famigliari dei disabili verbali, il testo ha il duplice scopo di offrire una visione generale del problema e di costituire un punto riferimento operativo per chi voglia intervenire in questo settore.
Esso si divide in due parti: la prima traccia una panoramica generale sulla nascita e l'evoluzione dell'AAC, problematizzandola con le riflessioni critiche emerse nel corso dell'esperienza quasi trentennaledell'autrice; la seconda parte affronta l'aspetto applicativo secondo una specifica metodologia d'intervento che tiene conto delle reali possibilità ma anche dei limiti dell'AAC, in particolare evidenziando come la gestione di un sistema alternativo alla parola richieda necessariamente un processo metacognitivo e comporti dunque un lungo lavoro da parte del disabile per acquisire una reale autonomia comunicativa.
Nell'appendice viene dato spazio agli strumenti dell'AAC: la tecnologia e i codici alternativi, con particolare riferimento ai simboli Bliss la cui filosofia di base, correlandosi al pensiero analogico, rende facilmente decodificabili i significati.

L'allegato on-line, disponibile per gli acquirenti del volume all'interno di questo sito nella Biblioteca Multimediale - contiene alcuni aspetti della casistica e i protocolli per la valutazione.

Maria Luisa Gava, laureata in psicologia con formazione specifica in psicomotricità, psicoterapia infantile, Comunicazione Aumentativa Alternativa e neuropsicologia. Ha iniziato nel '78 la prima esperienza con i simboli Bliss in Italia presso l'AIAS di Milano; dal 1988 al 2000 è stata direttore tecnico dell'AICA (Associazione Incremento Comunicazione Alternativa) e dal 2000 lavora come libera professionista tenendo corsi e seminari a livello nazionale presso centri di riabilitazione, ASL, scuole e università. Ha pubblicato come coautore il libro La Comunicazione Alternativa (FrancoAngeli, 1991) e il dossier n. 2 di Riabiltazione Oggi (febbraio 1999) "...e se manca la parola quale comunicazione quale linguaggio?".


Indice


Ringraziamenti
Premessa
Introduzione
Parte I. Nascita, evoluzione e presupposti teorici dell'AAC
L'AAC (Augmentative Alternative Communication)
(L'AAC. Cenni storici: nascita ed evoluzione; La popolazione disabile verbale; Riflessioni su alcuni aspetti dell'AAC)
Pensiero-parola
(L'interazione disabile verbale e abile verbale: aspetti relazionali e cognitivi; Le problematiche di base in un lavoro di AAC e due esempi paradigmatici; Pensiero-parola: un processo naturale; Quando il pensiero non evolve nella parola; Il linguaggio: breve sintesi della funzione linguistica)
Pensiero-AAC: un percorso di consapevolezza per una competenza comunicativa
(Possibilità e limiti dell'AAC: la comunicazione agìta, verbale, alternativa; Il pensiero non linguistico e l'ordine "senza sintassi"; I vincoli semantici; Un percorso di apprendimento cognitivo/motivazionale della realtà esperita; Il passaggio dall'implicito all'esplicito; Considerazioni metodologiche)
Parte II. La metodologia d'intervento
L'osservazione e la valutazione
(Il linguaggio in entrata (input) e il linguaggio in uscita (output): i presupposti che sottostanno alla scelta metodologica; L'osservazione e la valutazione; Come e cosa valutare; Registrazione di un'osservazione; I protocolli d'indagine informativi)
Il percorso metodologico
(Un lavoro di orientamento e di consapevolezza; La storia di Alice)
Quando non ci sono i prerequisiti
(I soggetti gravemente compromessi; L'orientamento alla realtà)
Ruolo e competenze dell'operatore
Conclusioni
Appendice. Gli strumenti di AAC: codici alternativi e ausili tecnologici
(I codici alternativi e i simboli Bliss; Gli strumenti tecnologici)
Bibliografia.

Contenuti dell'allegato

area multimedia

Contenuti dell'allegato:
Aspetti della casistica e i protocolli per la valutazione.

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