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Comunicare con l'architettura

Virgilio Vercelloni

Comunicare con l'architettura

Edizione a stampa

53,50

Pagine: 368

ISBN: 9788820482046

Edizione: 1a edizione 1993

Codice editore: 639.17

Disponibilità: Esaurito

In 95 capitoli che individuano altrettanti argomenti sono analizzate, per lo più con un criterio cronologico, diverse espressioni dell'architettura intesa come forma di comunicazione. L'architettura, ovviamente, comunica se stessa ma, a volte, è anche un media capace di comunicazioni autonome che esprimono simbologie e poteri, certezze e vettorialità: ciò è avvenuto in ogni civiltà con finalità diverse e in modo esoterico ed essoterico. Nel libro sono esaminati in quest'ottica, per la prima volta dal punto di vista storico-critico in modo sistematico, esempi che partendo dall'antichità egiziana e classica arrivano all'oggi e che riguardano la geografia mondiale, dall'Europa agli Stati Uniti d'America. Un imprenditore desidera che il volto architettonico dell'edificio che ospita la propria attività comunichi anche la sua specifica corporate image: questo obiettivo è stato storicamente perseguito e può essere praticato con sempre maggiore efficacia se l'architettura saprà uscire dai confini dalla sua autonoma e settoriale storia per divenire parte della storia globale, perché la città non è fatta da sassi ma da uomini.

Virgilio Vercelloni, già docente di Storia dell'architettura alla Facoltà di architettura del Politecnico di Milano, architetto, urbanista e landscape gardener, presidente della società di ricerche progettuali Uniplan di Milano, è autore di numerosi saggi pubblicati sulle riviste di architettura e di urbanistica oltre che in opere collettive. Fra i suoi recenti libri, molti dei quali pubblicati in varie lingue: (Una storia del giardino europeo e) Il giardino a Milano, per pochi e per tutti, 1288-1945, Milano 1986; L'avventura del design: Gavina, Milano 1987; Atlante storico di Milano, città di Lombardia, Milano 1987; La storia del paesaggio urbano di Milano, Milano 1988; Atlante storico delle metropolitane del mondo, Milano 1989; Atlante storico dell'idea del giardino europeo, Milano 1990; Ecologia degli insediamenti umani, Milano 1992; Museo e comunicazione culturale, Milano 1993; Atlante storico dell'idea europea della città ideale, Milano 1993.

Alcune domande dell'autore a Giampaolo Fabris
Dichiarazione d'intenti e giustificazione delle immagini
L'antropologia dei nostri paesaggi e il modo di studiarli/comprenderli
1. La città: realtà e mito La simbologia delle prime città
2. L'architettura originariamente lignea è presto pietrifica La costruzione storicistica del mito pietrificato
3. I geroglifici
La scrittura come forma di comunicazione nell'architettura egiziana
4. Il linguaggio dell'architettura classica
Un fenomeno vitale da oltre duemilacinquecento anni
5. L'arco di trionfo
La fortuna architettonica di una tipologia monumentale
6. La Colonna Traiana
Una specifica forma di comunicazione architettonica
7. La piramide di Caio Cestio
L'espressione architettonica e urbana dell'egittomania a Roma
8. La comunicazione dell'immagine della città balneare romana
La comunicazione dell'immagine urbana nel souvenir turistico
9. La villa romana come piccola città
L'azienda di produzione agricola e zootecnica
10. La città ideale dell'età umanistica
Il modello della città ideale comunica, attraverso l'architettura, il pensiero del tempo
11. La pittura come forma di comunicazione della nuova architettura
Le pitture di Andrea Mantegna sono anche propaganda per la prossima architettura rinascimentale
12. La comunicazione della città nella prospettiva a volo d'uccello
Il disegno prospettico diviene uno strumento di comunicazione urbana
13. Gli apparati: l'architettura effimera
Gli addobbi delle feste urbane sono il laboratorio per sperimentare la possibile città futura
14. La propaganda dell'architettura rinascimentale nella Venezia del XV secolo
Il bassorilievo di grandi dimensioni è uno strumento di propaganda dell'architettura rinascimentale
15. L'esotico per comunicare un'idea di città
Le immagini di città esotiche, come le narrazioni di viaggi reali o fantastici, sono anche forme di comunicazione nel divenire dell'idea di città rinascimentale
16. L'architettura come forma di comunicazione nella scena teatrale
La scena teatrale è anche un laboratorio di sperimentazione della possibile città futura
17. L'architettura come status symbol dei mercanti Nella Genova del XVI secolo i ricchi mercanti esprimono il loro potere in pietra
18. La città come Mortificazione evidente
Dalla fine del XV le esigenze della guerra balistica trasformano la città in un immenso manufatto fortificato
19. L'esotico come strumento di avallo nella polemica culturale
Nel XVI secolo un'invenzione geografica serve a propagandare la cultura rinascimentale
20. Il castello nel paesaggio medievale
Il sistema dei castelli nell'Europa medievale rappresentava semiologicamente il potere feudale
21. L'abbazia nel paesaggio medievale
Il sistema delle abbazie, centri di potere religioso ma anche aziende agricole e zootecniche, esprime nel paesaggio medievale europeo il potere religioso e socioeconomico
22. L'urbanistica come comunicazione religiosa
L'urbanistica della Roma controriformista per i sempre più numerosi turisti/pellegrini
23. Il sacro monte
Nel tempo della Controriforma la propaganda cattolica propone uno straordinario e creativo strumento di comunicazione
24. La città giardino del re Sole
Versailles non è solo la città virtuale e simbolica del potere assoluto
25. La comunicazione di una colonna tortile
I significati del baldacchino di San Pietro del Bernini
26. La città simbolica concentrica
Un principe tedesco propone, con Karlsruhe, uno dei simboli urbani del potere più tautologicamente eloquenti
27. La nuova città come comunicazione geopolitica La città di nuova fondazione come comunicazione di un progetto geopolitico: il caso di Sankt-Piterburck
28. L'architettura dipinta per la propaganda del nuovo gusto
Tra la cultura illuminista e il capriccio settecentesco le tele del Canaletto propagandano la necessità di un neoclassicismo architettonico
29. Sintassi e grammatica del giardino paesaggistico La nuova sensibilità verso la natura dell'Europa settecentesca
30. Architettura a chiare lettere
Johann Wolfgang von Goethe propone architetture anche vegetali che formano grandi scritte nel paesaggio
31. Padiglione, belvedere, gazebo
Gli antichi significati simbolici delle tipologie di manufatti per i giardini
32. Il pergolato nel giardino
La volontà dell'uomo di domesticare il mondo vegetale
33. Le folies architettoniche nei giardini, nelle città e nel territorio
Le bizzarrie architettoniche sono l'espressione concreta della fantasia ludica dell'uomo
34. La città termale come modello urbano ideale Nel XVIII secolo gli inglesi inventano a Bath il turismo termale, giustificazione puritana di una nuova forma di villeggiatura
35. Da neoclassico a neoindiano
A Brighton il principe reggente modifica nel XIX secolo la propria residenza rigorosamente neoclassica secondo i modi esotici della nuova sensibilità estetica
36. Un padiglione georgiano diventa neoclassico
La sola trasformazione dell'immagine/linguaggio architettonico rovescia i valori semantici
37. La scrittura nell'architettura europea tra essoterismo ed esoterismo
Curiose architetture settecentesche pongono la questione della comunicazione architettonica tra essoterismo ed esoterismo
38. L'architettura ideale per la prigione
Nel Settecento è elaborata una teoria perché l'architettura abbia anche la funzione di stimolare sentimenti relativi alle funzioni delle diverse tipologie
39. L'architettura di un possibile controllo totale
Con il panopticon, alla fine del XVIII secolo, l'architettura è considerata lo strumento dell'osservazione e del controllo delle attività umane
40. Comunicazione tautologica nel contesto essoterico Eterodossi rispetto alla disciplina architettonica appaiono manufatti di grande significato simbolico a metà tra scultura e architettura
41. La capitale massonica
Washington è stata organizzata sulla base di una geometria simbolica riferibile ai riti e ai miti massonici
42. Il modello della città della Rivoluzione
Nella Milano giacobina del 1801 è proposta l'immagine complessiva della nuova città rivoluzionaria
43. L'architettura repubblicana diventa monarchica Un edificio progettato per il governo repubblicano è trasformato stilisticamente per accogliere il nuovo governo napoleonico
44. La tipologia edilizia per la città della Rivoluzione L'architetto Durand forma nell'Ecole Polytechnique le nuove generazioni di architetti che dovranno costruire in Europa le nuove città della Rivoluzione
45. La Londra vittoriana
Il puritanesimo vittoriano modifica i fondamenti estetici della società e trasforma l'immagine dei paesaggi urbani
46. L'architettura e la sua storia come propaganda ideologica Per proporre la sua nuova architettura (neogotica) l'architetto Pugin ricerca un avallo nella città medievale
47. La casa di bambola
La casa di bambola è un contenitore semantico e anche uno strumento didattico
48. La città eclettica della borghesia al potere
Non esiste un'architettura eclettica ma esiste la città eclettica, quella borghese
49. li grande magazzino
Il grande magazzino ottocentesco è il monumento/documento della società dei consumi
50. Il metro di Parigi
Un piccolo manufatto architettonico comunica allo stesso tempo la modernità dell'art nouveau e quella della ferrovia sotterranea
51. La città giardino
li movimento per la Garden City propone l'idea di una possibile felicità radicata nell'ideologia di massa antiurbana
52. La nascita della città del divertimento
Coney Island, della fine del secolo scorso, deve essere considerata la prima città ludica
53. Le e

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