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Aristotele e il synoran

Elisabetta Poddighe

Aristotele e il synoran

La visione globale tra politica e storia, tra retorica e diritto

Quando si voglia conoscere, descrivere, costruire intorno a un dato tema un’argomentazione dialettico-retorica, lo strumento indispensabile è quello che Aristotele chiama synoran, ovvero la facoltà di vedere quel tema con uno sguardo d’insieme. Una prerogativa che però non deve essere pensata come esclusiva del filosofo. Il volume mette a fuoco la funzione che Aristotele assegna a questa facoltà di comprensione e rappresentazione sintetica della realtà nello spazio dell’azione concreta del politico, del retore e del giudice.

Edizione a stampa

19,00

Pagine: 138

ISBN: 9788891799593

Edizione: 1a ristampa 2024, 1a edizione 2020

Codice editore: 1136.112

Disponibilità: Discreta

Quando si voglia conoscere, descrivere, costruire intorno a un dato tema un'argomentazione dialettico-retorica, lo strumento indispensabile è quello che Aristotele chiama synoran: è la facoltà di vedere quel tema con uno sguardo d'insieme. Sbaglieremmo a considerare la facoltà del synoran come una prerogativa esclusiva del filosofo che rivolge il proprio impegno conoscitivo a una solitaria attività di creazione intellettuale. Il politico come il retore, il giudice come lo storico sono ugualmente chiamati a vedere la realtà in un'ottica complessiva e perciò a potenziare la facoltà della visione globale. "Tutti entro un certo limite si impegnano a esaminare e sostenere un qualche argomento, o a difendersi e ad accusare" considera Aristotele al principio della Retorica e la facoltà del synoran appare certamente parte integrante di quel sillabario della ragione che Aristotele giudicava indispensabile strumento di conoscenza e di persuasione. Negli organi decisionali, in assemblea o nei tribunali popolari, la facoltà di vedere e far vedere la realtà attraverso una visione unitaria e sintetica è, secondo Aristotele, risorsa essenziale dell'argomentazione retorica. Gli scritti riuniti in questo volume mettono a fuoco la funzione che Aristotele assegna a questa facoltà di comprensione e rappresentazione sintetica della realtà nello spazio dell'azione concreta del politico, del retore e del giudice.

Elisabetta Poddighe insegna Storia greca presso la Facoltà di Studi Umanistici dell'Università di Cagliari. Si occupa di storia politica e istituzionale della Grecia classica, della riflessione teorica antica sulla democrazia ateniese, dell'opera storica di Aristotele, del pensiero politico e storico greco.

Prefazione
Parte I. Synoran in assemblea: conoscenza storica ed exempla
Introduzione
(Synoran e conoscenza storica: dare consigli in assemblea per il bene della polis
(Historikos einai; A cosa serve conoscere la storia delle praxeis; Lo statuto epistemologico dell'historia e i limiti dell'empeiria; Per una rilettura di Rhet. 1. 4. 1359b 19-32: historikos einai e synoran; Visione globale e metodo della ricerca storica)
Synoran e rievocazione storica: l'uso retorico del passato
(Introduzione; Il passato nel genere deliberativo: synoran e persuasione con gli exempla; Il passato nel genere epidittico: quando si loda, non si consiglia; Storia e retorica: il punto sul giudizio di Aristotele)
Parte II. Synoran nei tribunali: il retore e il giudice
Introduzione
Il retore, il giudice e la visione intera: il concetto di eusynopton
(Il concetto di eusynopton; L'argomentazione come contemplazione)
I giudici, l'interpretazione della legge e la funzione della visione globale
(Il giudice e l'interpretazione della legge; Aristotele e le giurie popolari; Legge e ragionevolezza: nomos ed epieikes; Leggi non scritte, epieikeia e visione globale; Epieikeia e comprensione globale)
Bibliografia
Indice delle fonti
Indice analitico.

Collana: Politica - Studi

Argomenti: Filosofia politica e sociale

Livello: Studi, ricerche

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