Titolo Rivista STUDI ORGANIZZATIVI
Autori/Curatori Andrea Signoretti
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/1
Lingua Italiano Numero pagine 27 P. 40-66 Dimensione file 211 KB
DOI 10.3280/SO2017-001002
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
La letteratura si presenta divisa nell’interpretazione del paradigma organizzativo della produzione snella fra coloro che lo considerano un modello tecnico e gli studiosi che, al contrario, valutano come fondamentale il ruolo delle risorse umane. Un ruolo da sviluppare attraverso l’adozione di specifiche pratiche, fra le quali le attività di formazione continua e di partecipazione diretta rivestono particolare importanza. L’influenza di queste pratiche nel favorire l’adozione della produzione snella va quindi analizzato, verificandone nel contempo le relative caratteristiche, un aspetto spesso trascurato dalla letteratura. Un’altra questione legata all’implementazione della produzione snella consiste nel comprendere se il sindacato, in virtù del suo indebolimento, è ancora un attore importante nel veicolare il consenso del personale. Soprattutto, viste le periodiche discussioni circa l’utilità dei diversi modelli di partecipazione sindacale alle decisioni aziendali al fine di incrementare il grado di innovazione delle imprese, occorre comprendere quale intensità di coinvolgimento del sindacato possa facilitare il cambiamento organizzativo. L’articolo si propone di rispondere a queste domande indagando quanto avvenuto in sette imprese di medio-grandi dimensioni attive nel settore metalmeccanico. La metodologia di ricerca si è basata su diverse tecniche di raccolta dei dati, triangolate fra loro, costituite da interviste semi-strutturate con dirigenti aziendali, visite in azienda, seminari, e interviste con i dirigenti territoriali delle organizzazioni sindacali di Cgil e Cisl. L’evidenza empirica mostra come fra le sette aziende considerate la produzione snella risultasse applicata con successo in tre casi. L’adozione di attività formative e di partecipazione diretta si configurava importante per favorire l’implementazione della lean production. Quanto alle loro caratteristiche, in tema di formazione continua emergeva la necessità di una forte integrazione fra attività teoriche e pratiche. Sul piano della partecipazione diretta, la frequenza della loro applicazione e il fatto di non circoscriverla a singoli argomenti risultava più importante dell’aspetto monetario. Tuttavia, l’implementazione delle pratiche di formazione e partecipazione del personale si configurava come una condizione necessaria, ma non sufficiente, per attivare il sostegno attivo delle persone al cambiamento organizzativo. Il coinvolgimento del sindacato nel processo di cambiamento organizzativo risultava cruciale per veicolare il consenso del personale alle nuove pratiche. Un coinvolgimento, tuttavia, non necessariamente basato sulla partecipazione decisionale, ma anche su procedure d’informazione trasparenti in grado di far conoscere a delegati e personale i contenuti dei cambiamenti in atto, e in tal modo rassicurarli.;
Keywords:Organizzazione aziendale, lean production, formazione continua, partecipazione diretta, sindacato, consenso del personale.
Andrea Signoretti, Formazione, partecipazione diretta e ruolo del sindacato nell’implementazione della produzione snella in "STUDI ORGANIZZATIVI " 1/2017, pp 40-66, DOI: 10.3280/SO2017-001002