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Letteratura per l'infanzia e alterità

Milena Bernardi

Letteratura per l'infanzia e alterità

Incanti, disincanti, ambiguità, tracce

Il volume cerca di esplorare le ambiguità e il disincanto che emerge dalla complessità della letteratura per l’infanzia, una letteratura che paga sempre un prezzo per salvaguardare un’identità che sembra combaciare con la propria alterità. Utopica e quindi sorvegliata, sovente dominata dall’ansia dell’attuale quando aspirerebbe a salvare la propria vocazione all’Inattuale, la letteratura per l’infanzia non può rinunciare alla ricerca di senso poiché quello è l’antidoto per non disperdere il tratto umano di un gesto antico: raccontare storie.

Edizione a stampa

29,00

Pagine: 214

ISBN: 9788891728289

Edizione: 4a ristampa 2022, 1a edizione 2016

Codice editore: 249.2.10

Disponibilità: Buona

La letteratura per l'infanzia vive una condizione controversa che le deriva dall'essere se stessa e altro da sé, non per suo volere, bensì per la delicata vocazione che le compete.
Una letteratura scritta dagli adulti per i bambini, o che l'infanzia ha riconosciuto come propria senza chiedere il permesso, disobbedendo ai canoni in cui le opere letterarie tendono a identificarsi. L'enigma degli autori rappresenta l'iniziale ambiguità di una letteratura capace di mettere a dura prova la categoria dell'autenticità. La letteratura per l'infanzia è dunque tentatrice e ingannevole, può imbrigliare nell'operoso sistema del controllo riservato alle divagazioni artistiche e ancora di più alle pagine per i bambini. Ma è pur sempre una letteratura audace che frequenta le ombre delle selvatichezze boschive, ed è stata idealizzata e coltivata in giardini in cui si nascondono segreti insvelabili, remote risonanze di un tempo del lontano in cui si radicano i sedimenti dei nostri profondi passati.
La letteratura per l'infanzia può fendere il vento dell'ignoto con il passo perseverante dell'avventura infantile e può, al contrario, rispondere alle ispezioni che la società adulta dirige verso l'infanzia. Una letteratura, dunque, pregna del mistero che vibra nel racconto dell'infanzia e di metafore di infanzia e, soprattutto per questo, esposta a incomprensione, emarginazione, svilimento. Eppure, di nuovo, sappiamo che ai libri per bambini è stato ed è affidato un lascito di senso che scorre sottile e imperdibile verso i più giovani, eredi testimoniali e magici del tempo e delle tracce di storia e storie: figure mitiche, i bambini per primi, sospesi tra la fascinazione divagante dell'incanto e la forza rivelatrice del disincanto che dice, mostra, sgomenta e libera.
Il volume cerca di esplorare le ambiguità e quindi il disincanto che emerge dalla complessità della letteratura per l'infanzia, una letteratura che, al pari dell'infanzia, paga sempre un prezzo per salvaguardare un'identità che sembra combaciare con la propria alterità. La letteratura per l'infanzia respira della propria alterità e fronteggia continui conflitti. Utopica e quindi sorvegliata, sedotta e sovente dominata dall'ansia dell'attuale quando aspirerebbe, invece, a salvare la propria vocazione all'Inattuale, incantata nell'incantesimo dei misteri che ci parlano dell'umano e testimone implacabile della difficoltà dell'essere bambini, la letteratura per l'infanzia non può mai rinunciare alla ricerca di senso poiché quello è l'antidoto per non disperdere il tratto umano di un gesto antico: raccontare storie.

Milena Bernardi è professore associato di Letteratura per l'infanzia presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università Alma Mater di Bologna. Le sue ricerche indagano la complessità della letteratura per l'infanzia dal punto di vista letterario e pedagogico, con particolare attenzione all'approccio interdisciplinare. In continuità con gli studi sul fiabesco si occupa di narrazione orale in ambito teatrale. Fra le sue pubblicazioni: Infanzia e Fiaba, Bologna, 2007; Infanzia e Metafore letterarie, Bologna, 2009; Il cassetto segreto. Letteratura per l'Infanzia e Romanzo di Formazione, Milano, 2011; (Con R. Frabetti) Naviganti, Teatro e ragazzi: incontri di laboratorio, incontri di vita. Pisa, 2013.

Introduzione. La panchina delle storie
Parte I. Letteratura per l'infanzia e complessità: le storie, l'utopia, la cura, i temi difficili, il controllo
Un tempo per la cura e per la ricerca di senso nell'alterità della letteratura per l'infanzia
La letteratura per l'infanzia tra Controllo e Utopia nell'atmosfera frammentata di una crisi in divenire
Temi difficili, letteratura per l'infanzia, tracce di storia sociale e dei sentimenti. La morte, la paura, l'infelicità, il dolore
Hushpuppy e il primordiale, Asia e l'essenziale
Parte II. Il tempo, le tracce, i sedimenti, le metafore, i gesti narranti
Mentori d'esperienza e nuovi arrivati: mutazioni nella complessità dei gesti narranti tra generazioni
Metafore letterarie e fiabesche come lente d'ingrandimento sulla storia dell'infanzia e la relazione educativa
Alterità della fiaba e figure dell'ambiguità: la baba-jaga, il lupo, le trame, gli indizi
Parte III. Scrivere per l'infanzia: incongruità, incanto e disincanto di una vocazione obliqua
Se esiste un enigma di chi scrive storie per lettori bambini
Se esiste un enigma del personaggio bambino
Rileggere Dickens come viatico verso la letteratura per l'infanzia
Viperetta: professoressa di lingua, veleno, musica ed eleganza
Bibliografia.

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