Sordità e apprendimento della lingua

Giuseppe Gitti

Sordità e apprendimento della lingua

L’esperienza quarantennale e l’opera di Giuseppe Gitti nel difficile compito dell’educazione di un sordo, tra nuove possibilità offerte dal progresso tecnologico e illusioni. Un’opera che si pone come obiettivo “una vera e profonda comunicazione” da parte del sordo.

Edizione a stampa

20,00

Pagine: 144

ISBN: 9788846495488

Edizione: 2a ristampa 2011, 1a edizione 2008

Codice editore: 2000.1217

Disponibilità: Discreta

"Val più la pratica della grammatica: così dice il proverbio (peraltro particolarmente valido per le lingue!). Se è così allora i grossi risultati individuali, sociali, comunicativi, linguistici ottenuti da Giuseppe Gitti in quarant'anni di attività con i suoi clienti sordi totali o gravissimi precoci, fanno aggio su qualsiasi altra considerazione. Le nostre argomentazioni partono di qua. Ma va aggiunto che non c'è solo la pratica, ma anche la grammatica, e quanta!"
"Che il sordo non sia un orecchio che non sente e una bocca che non parla; che l'interlocuzione duale e plurale e, di conseguenza, la comunicazione precedano il linguaggio; che l'elaborazione centrale - o percezione uditiva - sia diversa dalla capacità uditiva leggibile dall'audiogramma e debba essere specificamente educata; che la protesi acustica più o meno sofisticata non sia un orecchio bionico; che l'educazione di un soggetto sordo debba essere olistica in tutti gli aspetti - sensopercettivi, prassicomotori, cognitivodecisionali ed emotivorelazionali-, questi sono tutti aspetti della teoresi gittiana che, seppur in buona parte impliciti, non per questo non emergono per chi li sappia e voglia cogliere.
Ovviamente accanto agli elementi essenziali che provengono dai risultati di un'esperienza quarantennale e dalle tesi esposte esistono aspetti per i quali possono esservi pareri parzialmente o totalmente discordi: questo avviene nel caso dell'uso delle lingue segniche - certamente oggi superate in un loro impiego esclusivo, non superate invece per il loro eventuale aspetto propedeutico o di supporto.
Il progresso tecnologico ha offerto nuove possibilità, ma talora anche illusioni che hanno fatto trascurare o dimenticare quanto sia difficile l'educazione di un sordo. L'opera di Giuseppe Gitti si muove in questa direzione, esplorando la complessità dell'educazione del sordo perché il sordo possa arrivare a una vera e profonda comunicazione".
(Oskar Schindler, Professore ordinario di Audiologia-foniatria presso l'Università degli Studi di Torino)

Giuseppe Gitti, logopedista, docente presso l'Università degli Studi di Siena dal 1982 al 1986, e presso l'Università degli Studi di Firenze dal 1978, attualmente insegna nei corsi di Laurea in Logopedia, Neuro e psicomotricità, Tecniche Audiometriche, Tecniche Audioprotesiche, e presso la Scuola di Specializzazione in Audiologica e Foniatria (SSIS). Fondatore e Direttore del CRO, Centro di Rieducazione Ortofonica, (1969) e della Rivista "I Care" (1966), è direttore dei Corsi Biennali di Specializzazione per insegnanti di sostegno gestiti dal CRO. Inoltre è docente in numerosi Corsi di specializzazione e di aggiornamento per operatori sanitari e scolastici gestiti da enti pubblici e privati. È autore di Sentire segni (1992), I sordi sentono (2000) e La sordità non ha colore (2006).



Florida Nicolai, Prefazione
Introduzione
Il metodo naturale
(Confusione; Com'è possibile?; Comunicazione, linguaggi, lingua; Oltre la parola)
L'impianto cocleare
(L'impianto cocleare; la soluzione; La percezione uditiva: risultato di processo;Hearing for all)
Gli indizi
(La lettura labiale, si insegna o si impara?)
Dis- e sordità
(Dis- e sordità; Le cause dei disturbi di lettura e scrittura)
L'abilitazione
(L'intervento abilitativo-educativo; Diagnosi e protesizzazione; L'approccio globale; Nulla fa successo come il successo)
La logocromia
(I nuovi sordomuti; La logocromia: un linguaggio morfematico; Una tecnica a disposizione di tutti)
LIS: un linguaggio o lingua dei segni
(LIS: linguaggio o lingua dei segni; Modalità comunicative extraverbali; Il bilinguismo; L'integrazione)
Conclusione
Bibliografia
Contenuto del Dvd.

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