Identificazioni primitive e processo psicoanalitico

Titolo Rivista PSICOANALISI
Autori/Curatori Antonio Pérez-Sánchez
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/1
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 95-108 Dimensione file 83 KB
DOI 10.3280/PSI2025-001008
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Il lavoro si basa sul presupposto che la costruzione dell’identità risieda nell’interazione tra identificazioni proiettive e introiettive. Tuttavia, le difficoltà nell’interazione con l’oggetto, volte a evitare la realtà dolorosa insopportabile, danno origine a distorsioni nella percezione dell’oggetto e, di conseguenza, a identificazioni inappropriate. In questa prospettiva, il compito dell’analista è quello di evidenziare tali identificazioni errate nella relazione analitica, consentendo al paziente di ricostruire la propria identità in modo più coerente con la propria realtà psichica. Viene studiato un caso di disturbo alimentare, rivisitando il concetto di corpo primitivo come gestore delle emozioni, come ho già delineato in un altro lavoro. Ora, viene esplorato il coinvolgimento di questo corpo primitivo nella costruzione e nell’organizzazione dell’identità.

Parole chiave:identificazione primitiva, livelli corporei primitivi, disordini alimentari.

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Antonio Pérez-Sánchez, Identificazioni primitive e processo psicoanalitico in "PSICOANALISI" 1/2025, pp 95-108, DOI: 10.3280/PSI2025-001008