Titolo Rivista STORIA IN LOMBARDIA
Autori/Curatori Lorenzo Andreotti
Anno di pubblicazione 2019 Fascicolo 2018/1
Lingua Italiano Numero pagine 25 P. 5-29 Dimensione file 205 KB
DOI 10.3280/SIL2018-001001
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Il contrabbando fu una pratica diffusissima nelle terre di frontiera dell’Europa moderna e il Comasco asburgico non fece eccezione. Solo recentemente la storiografia ha cominciato a interessarsi a questo promettente campo di studi, in cui s’intrecciano questioni pertinenti alla politica economica, al controllo del territorio, al rapporto tra centro e periferia, al concetto di confine. Analizzando il caso comasco e confrontandosi con gli studi compiuti per altre epoche e territori, l’autore presenta le cause geografiche, economiche, istituzionali e sociali che hanno determinato la diffusione del fenomeno. Basandosi su un’ampia raccolta di fonti giudiziarie egli tenterà di tracciare un identikit del contrabbandiere e della sua attività, riportando alla luce gli stretti rapporti di solidarietà esistenti tra contrabbandieri e comunità locali. Si passeranno in rassegna le soluzioni e le strategie adottate dalle istituzioni asburgiche per la repressione del fenomeno, non limitandosi a presentare la norma, ma cercando di capire come fu applicata. Studiando le carte processuali prodotte dall’I. R. Tribunale provinciale di Como si dimostrerà come la giustizia asburgica agì sì con severità, ma edulcorata da un misto di prudenza e garantismo, di contro alla leggenda nera prodotta da certa storiografia risorgimentale a danno della dominazione asburgica. Infine si cercheranno di capire le ragioni che hanno impedito il successo delle istituzioni nella guerra contro i contrabbandieri.;
Keywords:Regno Lombardo-Veneto, Provincia di Como, Contrabbando, Guardia di finanza, Confine, Giustizia asburgica.
Lorenzo Andreotti, «Alt! Nulla da dichiarare?». Il contrabbando nel comasco asburgico (1814-1859) in "STORIA IN LOMBARDIA" 1/2018, pp 5-29, DOI: 10.3280/SIL2018-001001