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Teatro e tremuoto.

Beatrice Alfonzetti

Teatro e tremuoto.

Gli anni napoletani di Francesco Saverio Salfi (1787-1794)

L’attività teatrale e intellettuale di Francesco Saverio Salfi durante gli anni trascorsi a Napoli. Qui Salfi predilige il teatro tragico, dapprima in sostegno del trono, poi, parallelamente alla scelta rivoluzionaria e filofrancese, per rovesciarlo. Accusato di essere implicato nella congiura giacobina del 1794, Salfi fugge portandosi dietro l’esperienza della centralità del teatro nell’educazione dell’uomo e nei cambiamenti politici.

Edizione a stampa

28,00

Pagine: 224

ISBN: 9788820428020

Edizione: 2a edizione, riveduta e ampliata 2013

Codice editore: 1051.16

Disponibilità: Discreta

L'attenzione dell'Autrice è rivolta soprattutto all'attività teatrale e intellettuale di Francesco Saverio Salfi durante gli anni che trascorse a Napoli, dopo aver abbandonato Cosenza per le accuse di essere un seguace di Voltaire. Catastrofi naturali e rivolgimenti politici sembrano accelerare il corso della storia, trasformando pochi anni in una svolta epocale. Spettatore del terremoto che scosse la Calabria nel 1783, Salfi rovesciava nel Saggio di fenomeni antropologici relativi al tremuoto ogni immagine rassicurante dell'uomo. Fra le varie proposte politiche e sociali, vi era quella di un teatro comico per il popolo, preda del fanatismo religioso e potenziale attore, se spinto dalla fame, di disordini e tumulti.
A Napoli il teatro tragico ha però il sopravvento, dapprima in sostegno del trono, poi, parallelamente alla scelta rivoluzionaria e filofrancese, per rovesciarlo. Accusato di essere implicato nella congiura giacobina del 1794, Salfi fugge portandosi dietro varie cose, fra le quali l'esperienza della centralità del teatro nell'educazione dell'uomo e nei cambiamenti politici.

Beatrice Alfonzetti insegna Letteratura italiana all'Università "La Sapienza" di Roma e attualmente è presidente della Società italiana di studi sul secolo XVIII. Studiosa di frontiera fra il teatro, la storia e la letteratura, ha pubblicato vari volumi: Il trionfo dello specchio sul teatro di Pirandello; Congiure sull'intreccio fra politica e tragedia nel Settecento. Dal sistema dei divieti messi a fuoco nel Corpo di Cesare (1989) è derivata la proposta teorica di Drammaturgia della fine. Da Eschilo a Pasolini (2008). Di recente è apparso il suo ultimo libro: Dramma e Storia. Da Trissino a Pellico, Storia e Letteratura 2013.



Premessa
L'occhio del "tremuoto"
(Teatro e "tremuoto"; Comico, popolo e "tremuoto")
La tragedia d'argomento storico
(Schemi e proposte; L'"offerta" al "trono")
Il codice storico
(La virtù del biondo eroe; La metafora dell'amore; La "commossa plebe")
Le insidie della storia del Regno
(Il potere diviso; La morte della regina)
Metafore e funzioni sceniche della grecità
(Il mito capovolto; Spettri e favole antiche)
Il teatro della congiura
(I sospetti del re; La tragedia italico-patriottica)
Postfazione alla nuova edizione
Nota bibliografica
Indice dei nomi.

Collana: Letteratura italiana. Saggi e strumenti

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche

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