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Minimalismo giudiziario

Michele Massa

Minimalismo giudiziario

L'opzione per la moderazione nella giurisprudenza costituzionale

Attraverso un’analisi incentrata sul pensiero di sei autori statunitensi (Thayer, Holmes, Learned Hand, Frankfurter, Bickel, Sunstein), il volume ripercorre, nelle sue varie concretizzazioni storiche e teoriche, l’idea che ai giudici, nell’esercizio delle loro funzioni di giustizia costituzionale, si addica un atteggiamento variamente descritto come selfrestraint, moderazione, minimalismo. Questa lezione americana è di qualche interesse anche in Italia, pur con le necessarie mediazioni.

Edizione a stampa

38,00

Pagine: 324

ISBN: 9788835147176

Edizione: 1a edizione 2023

Codice editore: 1590.43

Disponibilità: Discreta

Pagine: 324

ISBN: 9788835153139

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 1590.43

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Pagine: 324

ISBN: 9788835153146

Edizione:1a edizione 2023

Codice editore: 1590.43

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: ePub con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Attraverso un'analisi incentrata sul pensiero di sei autori statunitensi (Thayer, Holmes, Learned Hand, Frankfurter, Bickel, Sunstein), il volume ripercorre, nelle sue varie concretizzazioni storiche e teoriche, l'idea che ai giudici, nell'esercizio delle loro funzioni di giustizia costituzionale, si addica un atteggiamento variamente descritto come selfrestraint, moderazione, minimalismo. Questa lezione americana è di qualche interesse anche in Italia, pur con le necessarie mediazioni.
Anche nel nostro Paese, infatti, le disfunzioni del sistema istituzionale accrescono la tendenza a invocare come arbitro il giudice costituzionale; il quale, per giunta, da una decina d'anni, vive una stagione di particolare protagonismo e cerca una rinnovata centralità per il proprio ruolo. Può essere interessante, allora, ragionare sui criteri e sui dispositivi di un minimalismo nostrano: per garantire che il rapporto tra il giudice delle leggi e le altre istituzioni repubblicane resti improntato a quella equilibrata relazionalità che sinora l'ha sempre, ed efficacemente, contraddistinto.

Michele Massa
è professore associato di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Si è occupato principalmente di giustizia costituzionale, fonti del diritto, autonomie territoriali, diritti sociali. Ha pubblicato Regolamenti amministrativi e processo (Napoli, 2011; Premio "Panunzio" 2012) e curato La Corte costituzionale e l'economia. Atti del ciclo di incontri tra giudici costituzionali, economisti e giuristi (Milano, 2018) e, insieme a Camilla Buzzacchi, Non abbiate paura delle autonomie. Scritti per Enzo Balboni (Milano, 2022). Dal 2015 al 2017, e di nuovo nel 2020, è stato in servizio presso la Corte costituzionale come assistente di studio della Presidente Marta Cartabia.

Ringraziamenti
Marta Cartabia, Presentazione
Introduzione
(Domande; Proposte; Metodo; Definizione provvisoria; Delimitazioni)
Parte I
Il potere meno pericoloso o più pericoloso
Thayer e l'emersione dei problemi
(Origini e controindicazioni del sistema; La dottrina dell'errore manifesto)
Holmes dal realismo giuridico alla moderazione giudiziaria
(Il "magnifico yankee"; "Movimenti molecolari"; Dalla teoria alla pratica: l'età di Lochner)
Hand e lo spirito del dubbio
Frankfurter e il judicial restraint alla prova dei diritti civili
(Dall'attivismo progressista alla moderazione giudiziaria; Alla prova dei diritti civili: Barnette; [segue]: segregazione razziale; [segue]: malapportionment)
Bickel, la difficoltà contromaggioritaria e le virtù passive
(Premessa: cenni alle basi del legal process; La "tensione lincolniana" fra principi e opportunità; Come "cavarsela"; La teoria e il suo contesto: la Corte Warren; Critica: difficoltà immaginaria?; [segue]: disfatta del diritto costituzionale?; Postilla: cenni a Ely e alla crisi del legal process)
Sunstein e il minimalismo
(Una risposta moderata alla controrivoluzione conservatrice; Perfezionismo repubblicano; Accordi parzialmente teorizzati; Minimalismo giuridico; Minimalismo nella giurisdizione; Minimalismo nella giustizia costituzionale; Critica del minimalismo)
Riepilogo
(Presupposti: questioni "aperte"; [segue]: giustizia nel contesto; [segue]: filtri processuali e sostanziali; Applicazioni)
Parte II
Moderazione istituzionale?
Dinamiche espansive
(Stato costituzionale e neocostituzionalismo; Riaccentramento)
Contestualismo e relazionalità
(Nella teoria del diritto; Negli studi di giustizia costituzionale)
Processo, politica, moderazione
(Premessa; Giustizia costituzionale e politica; Giustizia costituzionale e processo)
Ipotesi applicative
(Ordine e assorbimento delle questioni; Ragionevolezza e proporzionalità (nelle questioni con rilevanza economica); Doppia pronuncia e sue varianti; Vizi manifesti)
Conclusioni
Bibliografia.

Contributi: Marta Cartabia

Collana: Studi di diritto pubblico

Argomenti: Diritto, giustizia

Livello: Studi, ricerche

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