Democrazia e conflitto.

A cura di: Luca Baldissara

Democrazia e conflitto.

Il sindacato e il consolidamento della democrazia negli anni Cinquanta (Italia, Emilia-Romagna)

Edizione a stampa

32,00

Pagine: 352

ISBN: 9788846472632

Edizione: 1a edizione 2006

Codice editore: 1792.79

Disponibilità: Discreta

Tra gli anni Quaranta e i Cinquanta la giovane democrazia repubblicana muove i propri incerti passi nel contesto di una difficile situazione economica e di una sempre più aspra contrapposizione di schieramenti interni ed internazionali. Le relazioni tra lavoratori e imprenditori, tra sindacato e governo, costituiscono un terreno su cui ricostruire e misurare le caratteristiche e le modalità del processo di democratizzazione della società e dello Stato dell'Italia postfascista.
I lavoratori italiani, e in particolare la classe operaia di fabbrica, avevano garantito un contributo determinante alla crisi di regime del fascismo, e tra il 1943 e il 1945 avevano nutrito speranze di rinnovamento della società italiana. Negli anni della Costituente avevano riaffermato con forza la volontà di vedere riconosciuti i propri diritti di cittadinanza politica e sociale, avevano rivendicato con decisione la propria legittimazione a partecipare alle scelte di governo della società, alla costruzione di una democrazia non solo formale, ma pienamente realizzata in campo politico e sociale. Nel giro di pochi anni queste aspirazioni si scontrano con una diversa concezione di democrazia, dalle ascendenze politiche e culturali lontane. Riemergono alla fine degli anni Quaranta i tratti di una visione gerarchica dei rapporti di lavoro e venata di sfumature neocorporative sul piano politico-istituzionale, che nega la piena legittimità del conflitto sociale e delle istanze di democratizzazione provenienti dal movimento operaio. Nella prima metà degli anni Cinquanta ciò condurrà ad un aspro conflitto, con costi sociali e umani gravosi: migliaia di licenziamenti, scontri nelle piazze con vittime, indurimento delle condizioni di vita e lavoro. D'altro canto, ciò spingerà alla formulazione di ipotesi di "democrazia protetta" e a ventilare la possibilità di una limitazione dei diritti politici e sindacali sanciti nella Costituzione.
Il volume, restituendo queste vicende alla loro complessità storica, garantisce materiali e riflessioni che riconducono gli anni Cinquanta alla storia del paese.

Luca Baldissara è ricercatore presso l'Università di Pisa, dove insegna Storia contemporanea. Dirige il "Centro studi R60 - centro di studi sindacali e di storia contemporanea", con sede a Reggio Emilia, e la rivista "900. Per una storia del tempo presente".


Maurizio Landini, Prefazione
Nota del curatore
Luca Baldissara, Democrazia e conflitto. Gli anni Cinquanta come storia
Parte I. Italia
Laura Cerasi, Corporativismo e contrattazione collettiva. Introno a culture e ideologie delle relazioni industriali nella storia d'Italia
Andrea Rapini, Aurora ed eclissi della democrazia industriale. Il caso Piaggio (1943-1947)
Sandro Bellassai, Noi classe. Identità operaia e conflitto sociale in una democrazia imperfetta (1947-1955)
Parte II. Emilia-Romagna, Bologna
Marica Tolomelli, Dalla negazione alla "ricostruzione" del conflitto. L'Emilia-Romagna nell'Italia del 1943/48
Simone Selva, Gli industriali bolognesi e la ristrutturazione postbellica: scelte economiche e iniziative imprenditoriali tra anni Quaranta e Cinquanta
Claudia Finetti, "O sapevamo dal prete o dal libretto di lavoro". Conflitti per i diritti politici e sindacali a Bologna negli anni cinquanta
Gli autori
Indice dei nomi.

Contributi: Sandro Bellassai, Laura Cerasi, Claudia Finetti, Maurizio Landini, Andrea Rapini, Simone Selva, Marica Tolomelli

Collana: Temi di storia

Argomenti: Storia economica - Storia dell'impresa - Storia politica e diplomatica - Storia dei sindacati, e del movimento operaio e cooperativo

Livello: Studi, ricerche

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