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Cosa nostra e l'uso dell'uomo come cosa

A cura di: Ines Testoni

Cosa nostra e l'uso dell'uomo come cosa

Riflessioni su mafia e deumanizzazione

Il testo si pone come un percorso in cui intellettuali, scienziati e politici offrono le proprie riflessioni relativamente ai diversi nodi legati a mafia e diritti umani, sia assumendo posizioni in contrasto, sia offrendo approfondimenti e testimonianze.

Edizione a stampa

25,00

Pagine: 192

ISBN: 9788846490070

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 1420.1.84

Disponibilità: Discreta

La mafia - sostiene la curatrice di questo volume - è un fenomeno che interessa la società intera in quanto avanguardia capitalistica che commercia e usa l'umano come "cosa".
Questa modalità di considerare la mafia non tanto come un prodotto deteriore di una società povera quanto piuttosto come l'emergenza di una novità destinata a ottenere un sempre più ampio successo nel mondo è data da una specifica contingenza storica, ovvero la crisi determinata dal declino degli immutabili e dalla volontà di evitare che essi declinino.
La perdita delle certezze che la cultura tradizionale garantiva rispetto al perché vivere è causa di una forte angoscia sociale che produce come esito il desiderio regressivo di tornare a credere a ciò in cui non si crede più. L'uso delle illusioni coinvolge pienamente il mondo femminile e quello dei poveri che in questo modo si dispongono a essere usati come "cose" da quel meccanismo che produce per un verso illusioni e per l'altro sopraffazione, quale è appunto la logica mafiosa che, tradizionalista per antonomasia, è anche estremamente all'avanguardia nelle modalità tecniche di sfruttamento dei conflitti e delle contraddizioni sociali.
Il tema dei diritti umani e la questione della loro universalizzazione dipanano il filo rosso della discussione all'interno della polarità tra crisi determinata dal declino di certezze e anticulturalità. Il testo si espone dunque come un percorso in cui intellettuali, scienziati e politici offrono le proprie riflessioni relativamente ai diversi nodi che tale percorso implica, sia assumendo posizioni in contrasto, sia offrendo approfondimenti e testimonianze.

Ines Testoni, associata di Psicologia sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Padova, centra il nucleo della propria ricerca inerente al rapporto individuo-società sul nesso cultura-sofferenza e giunge dunque a sostenere con forza la necessità di fondare la ricerca psicologica sulla riflessione sistematica che solo la filosofia garantisce. Allieva di Emanuele Severino, si impegna in una ricerca che guadagna un sempre maggiore consenso anche in ambito psicosociale: lo studio dei processi sociali come costruzione culturale del senso della vita nella consapevolezza della morte. È autrice di una cinquantina di articoli scientifici e di una decina di testi, tra i quali: Psicologia del nichilismo. La tossicodipendenza come rimedio (1997), Il dio cannibale. Anoressia e culture del corpo (2001), Il sacrificio del corpo. Dialogo tra Caterina da Siena e Simone Weil (2002), Autopsia filosofica. Il momento giusto per morire tra suicidio razionale ed eternità (2007). È in corso di stampa Frattura originaria. Psicologia sociale del nichilismo mafioso.



Ines Testoni, Introduzione. Dall'esser "cosa" al perché "nostra"
("Cosa" nostra come avanguardia delle nuove economie della "cosa" nostra; Anticultura tra pensiero della crisi e de-responsabilità degli intellettuali; I contributi)
Luciano Violante, La stagnazione
(Parlare oggi di mafia; C'è una differenza tra società e politica; Le classi dirigenti italiane sono venute meno al loro dovere primario; La disumanità della mafia; La strage di Ciaculli e la prima Commissione Antimafia; Fino all'assassinio del Prefetto Dalla Chiesa; L'omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa e la legge antimafia; Tre settimane dopo la strage di Via D'Amelio; Occorre un'altra strage?)
Pietro Barcellona, Sulla mafia
(Introduzione: la perversione dello Stato; Cultura siciliana e codice mafioso; Conclusioni: "Un paradiso abitato da diavoli")
Antonino Anastasi, Mafia e politica in Sicilia. Elementi per un'analisi del capitale sociale cattivo
(Introduzione; Mafia, regolazione, capitale sociale e problemi di sviluppo locale: elementi per una definizione della questione siciliana oggi; Mafia e antimafia nella cronaca giornalistica: strategie e risorse; Regolazione, istituzioni e mafia; Conclusioni)
Ines Testoni, Dal capitale sociale alla questione femminile: tra anticultura mafiosa e de-umanizzazione
(Introduzione; La condizione della donna tra capitale sociale e diritti umani; La fiducia tradita; De-umanizzazione e anticultura mafiosa; Nichilismo, disillusione e tradizionalismo mafioso; Conclusioni)
Paola Degani, Diritti umani violati, attività criminali e sfruttamento sessuale delle donne. Note in margine al dibattito odierno
(Introduzione; Povertà e sex business; Tra passato e presente; Differenze di genere e razziali nella gestione della disciplina subordinante; Conclusioni)
Adriano Zamperini, La passività sociale tra legami d'obbedienza e d'insicurezza
(Introduzione; La facile obbedienza; L'assoggettamento liberamente scelto; Una cultura (mentale) della rassegnazione; Quale autoefficacia per quale società?; Oppressione e potere; Conclusioni: Liberare le pratiche per liberare le menti: la cittadinanza psicologica contro la sudditanza mafiosa)
Paolo Corsini, Città e pratica mafiosa: il caso Brescia
(Introduzione: dalla mafia al sistema mafioso; Brescia e la mafia; La comunità quale "parte offesa"; "Nuove cittadinanze"; Conclusioni: il costume della legalità)
Emanuele Severino, Storia dell'Occidente, organizzazione capitalistica e criminale della produzione di ricchezza, tecnica
(Introduzione; Criminalità e tendenza fondamentale del nostro tempo; Sulla presunta astrattezza della differenza; Il fondamento del tramonto; Capitalismo e tecnica; Tramonto della criminalità capitalistica e salvaguardia della vita dell'uomo e della terra; Conclusioni: l'ultima parola)
Natalino Irti, Notazioni brevi sulla pluralità degli ordinamenti giuridici
(Tre "luoghi" classici della letteratura filosofico-giuridica; L'equazione tra società e diritto; Pluralità ed esclusività degli ordinamenti giuridici; Stato e mercato; I significati di "legalità"; "Laicità" del mercato e legalità umanitaria; L'urto tra le forze)
Renate Siebert, Considerazioni conclusive
(A proposito del "paradigma culturalista")
Bibliografia
Gli autori.

Contributi: Antonino Anastasi, Pietro Barcellona, Paolo Corsini, Paola Degani, Natalino Irti, Emanuele Severino, Renate Siebert, Luciano Violante, Adriano Zamparini

Collana: La societa' / Saggi e studi

Argomenti: Psicologia sociale, di comunità, politica, ambientale, dell'emergenza, del turismo - Politica, società italiana - Sociologia giuridica e della devianza

Livello: Saggi, scenari, interventi

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