Titolo Rivista PSICOBIETTIVO
Autori/Curatori Luigi Onnis, Paola Mari, Benedetta Menenti
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/3
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 99-112 Dimensione file 108 KB
DOI 10.3280/PSOB2016-003006
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
In questo articolo, gli Autori descrivono un modello di lavoro sulla persona del terapeuta sistemico, adottato nel programma di training degli Istituti Italiani IEFCoSTRE. Essi sottolineano che la formazione personale del terapeuta non necessita di spazi particolari separati da quelli del training, perché questi potrebbero diventare spazi troppo specificatamente terapeutici (ad eccezione che in quei casi in cui l’allievo richieda chiaramente una terapia personale); al contrario gli autori ritengono che il lavoro sulla persona del terapeuta debba svolgersi all’interno del processo formativo, attraverso le diverse fasi del suo sviluppo. Gli Autori distinguono quattro livelli: a) il lavoro sulla storia familiare dell’allievo; b) l’analisi delle dinamiche interpersonali nel gruppo di training; c) il lavoro sull’allievo attraverso la supervisione diretta, che permette l’analisi delle sue reazioni emozionali nell’impatto con la famiglia durante la terapia; d) il lavoro sull’allievo attraverso la supervisione indiretta, che permette di valutare la capacità dell’allievo di governare il proprio mondo interno, il proprio "Sé" in terapia. Gli Autori focalizzano il discorso, in particolare, sul primo di questi livelli, il lavoro sulla storia familiare dell’allievo, che comincia col genogrammna e continua con altre costruzioni analogiche e metaforiche (sculture, fiabe, racconti metaforici). Essi sottolineano l’utilità di lavorare con un linguaggio analogico e metaforico che è particolarmente efficace nel permettere che possa emergere ciò che, abitualmente, non può essere espresso con le parole: "nodi" non risolti e inconsapevoli del mondo interno dell’allievo, che non possono essere immediatamente esplorati attraverso il pensiero razionale. Viene presentato, a scopo esemplificativo, il lavoro sulla storia familiare di un’allieva. Più in generale gli Autori sottolineano che l’intero processo del training può essere interpretato in termini di ciclo vitale dell’allievo orientato ad acquisire una progressiva autonomia e individuazione del proprio "essere terapeuta".;
Keywords:Sviluppo personale del terapeuta; training sistemico; storia familiare; linguaggio metaforico
Luigi Onnis, Paola Mari, Benedetta Menenti, La formazione personale del terapeuta a differenti livelli: l’utilità di un linguaggio analogico in "PSICOBIETTIVO" 3/2016, pp 99-112, DOI: 10.3280/PSOB2016-003006