Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo dopo le recenti sentenze della Corte costituzionale: i diversi destini del repêchage

Titolo Rivista GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI
Autori/Curatori Franco Scarpelli
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/187
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 395-410 Dimensione file 171 KB
DOI 10.3280/GDL2025-187003
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Il saggio analizza la recente giurisprudenza della Corte costituzionale in materia di giustificato motivo oggettivo di licenziamento, evidenziandone i collegamenti con gli snodi interpretativi della relativa disciplina di legge (ad es. su concetti quali “fatto” e “fatto materiale” posti a base del licenziamento, “soppressione del posto di lavoro”, “obbligo di ricollocazione”). Con riferimento alla sentenza della Corte n. 128/2024, l’Autore evidenzia come la stessa non giustifichi la messa in discussione dell’orientamento giurisprudenziale sviluppatosi in materia di sanzione dell’obbligo di repêchage nel campo di applicazione dell’art. 18 St.lav.; in secondo luogo, essa sollecita l’interprete ad approfondire i diversi profili della possibilità della ricollocazione del lavoratore nell’organizzazione aziendale, che nel caso concreto può riguardare anche la sussistenza del fatto materiale posto a base del licenziamento.

Parole chiave:Licenziamento; Corte costituzionale; Giustificato motivo oggettivo; Repêchage.

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Franco Scarpelli, Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo dopo le recenti sentenze della Corte costituzionale: i diversi destini del repêchage in "GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI " 187/2025, pp 395-410, DOI: 10.3280/GDL2025-187003