Titolo Rivista DE IUSTITIA ET IURE
Autori/Curatori Antonio Angelosanto
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/1
Lingua Italiano Numero pagine 26 P. 87-112 Dimensione file 0 KB
DOI 10.3280/ius2025oa20311
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Scorrendo l’ampio dibattito sviluppatosi negli ultimi anni sul tema della rinuncia abdicativa al diritto di proprietà immobiliare si possono evincere le radici profonde delle «gravi difficoltà interpretative» della questione al vaglio delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. L’autore propone un affiancamento di tale dibattito con quello, alimentato da Bernhard Windscheid nella metà dell’Ottocento, sulla qualificazione dell’eredità giacente come «diritti senza soggetto». C’è, infatti, un denominatore comune che lega il dibattito sull’eredità giacente a quello attuale sul destino degli immobili vacanti: l’utilizzo delle medesime categorie giuridiche di matrice pandettistica, il “diritto soggettivo” e la “persona giuridica”. È nell’irriducibile alternativa tra questi due corni che si incunea il dibattito attuale sulla rinuncia alla proprietà immobiliare, i cui protagonisti non sembrano pienamente consapevoli delle radici storico-giuridiche di tale dilemma.
Parole chiave:; Rinuncia alla proprietà immobiliare; diritti senza soggetto; res corporalis; derelictio; abbandono di fondi serventi e dominanti; dolo desinere possessionem
Antonio Angelosanto, La rinuncia alla proprietà immobiliare al di là dei «diritti soggettivi» e delle «persone giuridiche»: spunti di riflessione in margine all’esperienza giuridica di Roma in "DE IUSTITIA ET IURE" 1/2025, pp 87-112, DOI: 10.3280/ius2025oa20311