Titolo Rivista CRIOS
Autori/Curatori Fabio Mangone
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/15
Lingua Italiano Numero pagine 8 P. 5-12 Dimensione file 246 KB
DOI 10.3280/CRIOS2018-015001
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
Il film Metropolis di Fritz Lang è qui discusso nella prospettiva del rapporto tra architettura e psicoanalisi, per come affronta le molteplici ispirazioni - provenienti da diverse scuole di pittura, architettura e filosofia - che hanno influito sul lavoro di Lang. La metropoli ideale raffigurata nelle famose scene di Lang si colloca al crocevia tra espressionismo, Art Nouveau, modernismo e De Stijl, come icona spaziale sospesa tra verticalismo fallico e buio sotterraneo, e come contraddizione tra classi dominanti e subalterne. Questo luogo immaginario di alienazione costituisce un esempio di come il Marxismo è stato elaborato dalla psicoanalisi attraverso l’arte e l’architettura, e in questo senso il paper fornisce un nuovo contributo alla tradizione di studi che si è sviluppata intorno a questo film.;
Keywords:Metropolis, architettura, psicoanalisi
Fabio Mangone, Lo spazio visionario di Metropolis: linguaggi formali dell’avanguardia e immagini mentali in "CRIOS" 15/2018, pp 5-12, DOI: 10.3280/CRIOS2018-015001