Titolo Rivista PARADIGMI
Autori/Curatori Marco Piazza
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/2
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 27-40 Dimensione file 199 KB
DOI 10.3280/PARA2016-002003
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Nel suo contributo l’Autore muove dal carattere performativo della produzione filosofica e letteraria di Rousseau focalizzando la sua attenzione sull’intreccio tra dimensione autobiografica e riflessione teorica che sta sempre sullo sfondo dell’opera del Ginevrino. Per mostrare l’originalità del gesto filosofico di Rousseau l’Autore schizza un confronto con Descartes da cui emerge il carattere antirazionalistico dell’interiorismo rousseauiano, ma anche la comune esigenza di rottura con la filosofia precedente. Il modello di lettura della propria interiorità, luogo di rivelazione della verità, si apre con Rousseau ad una ricerca di sincerità e di autenticità che si scontra con i paradossi della menzogna e del mascheramento. In tale prospettiva la verità estratta dalla camera oscura dell’interiorità possiede già i caratteri della verità narrativa, così come è stata concepita da Proust più di un secolo dopo.;
Keywords:Autobiografia, Camera oscura, Descartes, Interiorità, Performatività, Rousseau.
Marco Piazza, La camera oscura dell’identità e la reduplicazione di sé: Rousseau tra Descartes e Proust in "PARADIGMI" 2/2016, pp 27-40, DOI: 10.3280/PARA2016-002003