Titolo Rivista STORIA IN LOMBARDIA
Autori/Curatori Martino Lorenzo Fagnani
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2014/2
Lingua Italiano Numero pagine 36 P. 5-40 Dimensione file 187 KB
DOI 10.3280/SIL2014-002001
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più
clicca qui
Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.
Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF
FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche
Nel 1805, in una Pavia attraversata dai cambiamenti culturali e politici del periodo napoleonico, la figlia adolescente di uno stimato contabile, Francesca "Cecchina" Sioli, venne calunniata, in circostanze poco chiare, da un ignoto - e vendicativo - corteggiatore respinto. La famiglia allontanò la giovane dalla città, probabilmente con la convinzione che con il tempo le malelingue si sarebbero placate. Cecchina venne affidata, come figlia adottiva, a Cesare Dones, erudito milanese, in passato intestatario di una tipografia "patriottica", che si trovava di passaggio a Pavia, prima di stabilirsi a Orzinuovi, nel Bresciano, dove aveva ricevuto l’incarico di segretario della municipalità. Dones divenne un genitore premuroso per la ragazza e, insieme, dopo Orzinuovi, abitarono a Milano per circa due anni, per poi far ritorno a Pavia, dove Dones ottenne, nel 1810, la cattedra di storia e di geografia presso la Scuola Militare. Il particolare "inspiegabile" di questa adozione è rappresentato dalla scarsa differenza di età tra i due protagonisti della vicenda: essendo Dones nato nel 1777 e la Sioli nel 1788, vi erano solo undici anni a separarli (e questo non era l’unico requisito previsto dal Code Napoléon che non possedevano). Non c’è quindi da stupirsi se la legge non li riconobbe mai come padre e figlia, anche se l’affetto di Dones - a detta di Cecchina e della loro cerchia di amici - fu sempre e solo puramente genitoriale: a quanto sembra, i due non presero mai neppure in considerazione l’ipotesi di poter diventare marito e moglie. Il saggio analizza la corrispondenza personale del Dones e della Sioli con parenti, amici, vicini di casa, ammiratori di lei, colleghi di lui (talvolta di alta levatura). I carteggi, conservati presso l’Archivio Storico Civico di Pavia, divengono così le istantanee di due vite intricate e talvolta misteriose;
Keywords:Adozione, matrimonio, Code Napoléon, Scuola Militare di Pavia, Milano, Orzinuovi
Martino Lorenzo Fagnani, «Mio caro affettuosissimo padre!». Una complicata adozione nella pavia napoleonica in "STORIA IN LOMBARDIA" 2/2014, pp 5-40, DOI: 10.3280/SIL2014-002001