Quando l’analista è un "nuovo oggetto cattivo": la cura analitica tra coazione a ripetere e apertura al cambiamento

Titolo Rivista RICERCA PSICOANALITICA
Autori/Curatori Steven H. Cooper
Anno di pubblicazione 2013 Fascicolo 2013/2
Lingua Italiano Numero pagine 20 P. 85-104 Dimensione file 238 KB
DOI 10.3280/RPR2013-002006
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

Il seminario si propone di stimolare una riflessione sugli aspetti autoriflessivi della partecipazione dell’analista al processo. In particolare viene presa in esame, attraverso una vasta esemplificazione clinica, l’inevitabile riproposizione da parte dell’analista dei modelli relazionali familiari su cui il paziente ha strutturato il suo mondo interno. A causa di elementi propri della sua personalità, può avvenire che l’analista si riproponga come un "nuovo oggetto cattivo", cioè come oggetto che disapprova e disconferma (Fairbairn), e che debba ingaggiare una lotta con se stesso per non essere intrappolato nel ruolo dell’oggetto antico. Steven Cooper, che ha affrontato queste tematiche nel suo libro del 2010, A disturbance in the field, sostiene che il paziente percepisce emotivamente i flussi della lotta interiore dell’analista e, grazie a questo, la coppia analitica può comprenderne la ripetizione attraverso il mantenimento da parte dell’analista di una costante posizione autoriflessiva. Ciò costituisce una parte importante dell’azione terapeutica. A questo segue un’ampia rassegna storica sul concetto di azione terapeutica, in rapporto agli inevitabili limiti dell’analista nello svolgere il suo compito.;

Keywords:Oggetto cattivo, auto-riflessività, coazione a ripetere, cambiamento, processo psicoanalitico, modelli relazionali

  1. Balint M. (1965). Trad. it.: L’amore primario. Milano: Raffaello Cortina, 1991
  2. Bion W. R. (1963). Trad. it.: Gli elementi della psicoanalisi. Roma: Armando, 1988
  3. Britton R. and Steiner J. (1994). Interpretation: Selected Fact or Overvalued Idea? International Journal of Psycho-Analysis, 75: 1069-1078
  4. Britton R. (1998). Belief and Imagination. NY: Routledge
  5. Bromberg P. M. (1998). Standing in the Spaces. Essays on Clinical Process, Trauma and Dissociation. NY: The Analytic Press, Inc
  6. Cooper S.H., Levit D.B. (1998). Old and New Objects in Fairbairnian and American Relational Theory. Psychoanal. Dial., 8: 603-624 DOI: 10.1080/10481889809539279
  7. Cooper S.H. (1998). Analyst Subjectivity, Analyst Disclosure, and the Aims of Psychoanalysis. Psychoanal Q., 67:379-406.
  8. Cooper S.H. (2000a). Mutual Containment in the Analytic Situation. Psychoanal. Dial., 10:169-194 DOI: 10.1080/10481881009348529
  9. Cooper S.H. (2000b). Illuminating the Shadows in the Spaces: A Review of Standing in the Spaces by Philip Bromberg. Hillsdale. Contemp. Psychoanal., 36: 143-148.
  10. Cooper S.H. (2004). State of the Hope: The New Bad Object in the Therapeutic Action of Psychoanalysis. Psychoanal. Dial., 14: 527-551 DOI: 10.1080/10481880409353126
  11. Cooper P.C. (2008). Being the Moment. Psychoanal. Rev., 95: 285-303 DOI: 10.1521/prev.2008.95.2.285
  12. Cooper S. H. (2010a). A Disturbance in the Field: Essays in Tranference-Countertransference. NY: Routledge
  13. Cooper S.H. (2010). An Elusive Aspect of the Analyst's Relationship to Transference. Psychoanal Q., 79: 349-380 DOI: 10.1002/j.2167-4086.2010.tb00451.x
  14. Corbett K. (2001). Faggot = Loser. Studies in Gender and Sexuality, 2: 3-28 DOI: 10.1080/15240650209349168
  15. Davies J.M. (2004). Whose Bad Objects Are We Anyway?: Repetition and Our Elusive Love Affair with Evil. Psychoanal. Dial., 14: 711-732 DOI: 10.1080/10481881409348802
  16. De Beistegui M. (2010). Per un’estetica della metafora. In: Ferrari P. e Godani D., a cura di, La sartoria di Proust. Pisa: Edizioni ETS.
  17. Fairbairn W. R. (1952). Psychoanalytic Studies of the Personality. London: Routledge & Kegan Paul.
  18. Feldman M. (1997). Projective Identification: The Analyst’s Involvement. Int. J. Psycho- Anal., 78:227-241
  19. Freud S. (1909). Trad. it.: Cinque conferenze sulla psicoanalisi. Opere di Sigmund Freud, vol. VI. Torino: Boringhieri, 1974
  20. Hoffman I. Z. (1983). Trad. it.: Il paziente come interprete dell’esperienza dell’analista. In: Rituale e spontaneità in psicoanalisi. Roma: Astrolabio, 2000.
  21. Joseph, B. (1985). Transference: The Total Situation. Int. J. Psycho-Anal., 66:447-454.
  22. Josephs L. (1997). Accessibility To Awareness And The Transference Of Authority. Contemp. Psychoanal., 33: 43-70.
  23. Kavka J. (1976). The Analysis of Phallic Narcissism. Int. R. Psycho-Anal., 3: 277-282.
  24. Kohut H. (1984). Trad. it.: La cura psicoanalitica. Torino: Bollati Boringhieri, 1986
  25. Loewald H. (1960). Trad. it.: L’azione terapeutica della psicoanalisi. In: Riflessioni psicoanalitiche. Milano: Dunod, 1999
  26. Mitchell S. A. (1991). Trad. it.: Prospettive contemporanee sul Sé: verso un’integrazione. In: Mitchell S. A., Menarini R., Ancona L. et al., Le matrici relazionali del Sé. Roma: Il Pensiero Scientifico, 1992
  27. Mitchell S. A. (1997). Trad. it.: Influenza e autonomia in psicoanalisi. Torino: Bollati Boringhieri, 1999.
  28. O’Shaughnessy E. (1992). Enclaves and Excursions. International Journal of Psychoanalysis. 73(4): 603-614
  29. Racker H. (1968). Trad. it.: Studi sulla tecnica psicoanalitica. Roma: Armando, 1970
  30. Rosenfeld H. (1987). Trad. it.: Comunicazione e interpretazione. Torino: Bollati Boringhieri, 1989.
  31. Sandler J. (1976). Countertransference and Role-Responsiveness. Int. Rev. Psycho-Anal., 3.
  32. Slavin M.O., Kriegman D. (1998). Why the Analyst Needs to Change: Toward a Theory of Conflict, Negotiation and Mutual Influence in the Therapeutic Process. Psychoanal. Dial., 8: 247-284. DOI: 10.1080/10481889809539246
  33. Steiner R. (1993). The Freud Klein Controversies. Int. J. Psycho-Anal., 74: 179-179.
  34. Steiner J. (2006). Interpretative Enactments and the Analytic Setting. Int. Psycho-Anal., 87: 315-320
  35. Steiner J. (2011). Helplessness and the Exercise of Power in the Analytic Session. Int. Psycho- Anal., 92: 135-147.
  36. Strachey J. (1934). Trad. it.: La natura dell’interpretazione terapeutica della psicoanalisi. Rivista di Psicoanalisi, 20, 1974.
  37. Tuckett D. (1997). New Directions In This And Future Issues. Int. J. Psycho-Anal., 78: 215- 218.
  38. Winnicott D. W. (1965). Trad. it.: Sviluppo affettivo e ambiente. Roma: Armando, 1970
  39. Winnicott D. W. (1969). Trad. it.: L’uso di un oggetto e l’entrare in rapporto attraverso identificazioni. In: Gioco e realtà. Roma: Armando, 1983

Steven H. Cooper, Quando l’analista è un "nuovo oggetto cattivo": la cura analitica tra coazione a ripetere e apertura al cambiamento in "RICERCA PSICOANALITICA" 2/2013, pp 85-104, DOI: 10.3280/RPR2013-002006