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Il filo della voce

Giuseppe Polimeni

Il filo della voce

Indagini sul pensiero linguistico di Manzoni e sui Promessi sposi

Attento alla profondità “politica” del problema linguistico, Manzoni non smette di interrogarsi sui «mezzi» che permettono di portare in atto un’idea della lingua come organismo in cui le parti si corrispondono nel tutto, sistema che garantisce a ciascuno la comunicazione del pensiero, la partecipazione di un’intera società. Un’idea della lingua che è idea della democrazia. Un percorso che accompagna e riflette quello di una società che progressivamente abbandona lo stato di natura e si accorda nel vivere sociale.

Edizione a stampa

22,00

Pagine: 164

ISBN: 9788891788528

Edizione: 3a ristampa 2023, 1a edizione 2020

Codice editore: 1940.11

Disponibilità: Discreta


"Una lingua è un tutto, o non è". Su questo fondamento, un aut aut ricavato dall'esperienza della storia, Alessandro Manzoni sintetizza un'idea della lingua, organismo in cui le parti si corrispondono nel tutto, sistema che garantisce all'individuo la comunicazione dei pensieri e, in scala, la partecipazione di un'intera società alla vita civile e culturale della nazione.
Attento, tra i primi, alla profondità "politica" del problema, lo scrittore non smette, nel suo "eterno lavoro", di interrogarsi sui "mezzi" che permettono di porre in atto un modello reale di lingua: la soluzione non può che ritrovarsi nell'"uso vivente", nell'"accordo" che si fonda sulla progressiva rinuncia dei singoli al gergo, all'idioma particolare. Il percorso accompagna e riflette quello di una società che per gradi abbandona lo stato di natura e si compone nell'istanza sociale, condivisa.
Solo in apparenza l'individuo si perde nella "notte" di un codice che sembra generale e non determinato: dentro la lingua, che è appunto "un tutto", è chiamato a ritagliare lo spazio dell'espressione, a definire il timbro della voce. Ne sono prova tangibile i personaggi dei Promessi sposi, quella varietà morale e psicologica che, messa alla prova dagli eventi, lungo le strade provvidenziali, prende forma nello specifico e non confondibile linguaggio di ciascuno.

Giuseppe Polimeni
insegna Linguistica italiana e Storia della lingua italiana presso l'Università degli Studi di Milano. Si è occupato di storia della formazione linguistica, rivolgendo particolare attenzione alle dinamiche di acquisizione dell'italiano tra Ottocento e Novecento. Al tema dell'educazione linguistica dopo l'Unità sono dedicati La similitudine perfetta. La prosa di Manzoni nella scuola italiana dell'Ottocento (FrancoAngeli 2011), Una di lingua, una di scuola. Imparare l'italiano dopo l'Unità. Testi autori documenti (FrancoAngeli 2012) e Il troppo e il vano. Percorsi di formazione linguistica nel secondo Ottocento (Cesati 2014). Con Silvia Morgana e Massimo Prada dirige la rivista "Italiano LinguaDue".

A un capo del filo
Parte I. Un accordo linguistico
"Un gran passo verso il consenso". Appunti sulla dialettica "scritture/discorso" nei primi scritti linguistici e nelle minute della lettera al padre Cesari
(I varj volghi che la compongono abbandonano i loro gerghi; Une langue convenue; Dal discorso negli scritti, dagli scritti nel discorso; La violazione può avere uno scopo d'utilità; Cercare una parte della propria lingua in libri vecchi; Sarebbe legge, sebben fosse stato capriccio; Il popolo e gli scrittori; Il maggior numero possibile di modi universalmente accettati; Un grande esercizio di scrittura e di discorso insieme; La possibile ricchezza e il possibile consenso)
"Si tratta di somministrare un mezzo, e non d'imporre una legge". Appunti sul tema dell'"accordo linguistico" nella Relazione di Alessandro Manzoni al ministro Broglio
Parte II. Trame di parola
I nomi e la storia nei Promessi sposi
(Potere e silenzi del nome; Nomi di luogo, nomi di popolo; Il nome e la scrittura; I nomi e la giustizia; Perdere il nome; Il nome di don Rodrigo)
Fili di seta, strisce di farina. Il pane, il vino, la cultura materiale
(Fili di seta, intrecci di parole; Una striscia di farina; Alla "scola" del pane; Quando il vino è giù, è lui che parla)
Parte III. I "piani" della voce
"Proprio quelle sacrosante parole". Discorso e giustizia nello studio di Azzecca-garbugli
(Garbugli e imbrogli; Un pulcin nella stoppa; Come al confessore; Il giocator di bussolotti; La bricconeria l'hanno fatta a me)
Il "sottovoce" dei bravi. Note sul parlato (PS VII, 76)
(Livelli di lingua, livelli dei parlanti; Prima della notte; Verso il sottovoce; Nel sottovoce dei bravi)
Indice dei nomi.

Collana: Vulgare Latium. Lingua Testi Storia

Argomenti: Letteratura

Livello: Studi, ricerche - Textbook, strumenti didattici

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