
Hayden White e la svolta lingustica nella seconda metà dell'Novecento
Fin dal suo apparire, nel 1973, Metahistory: The Historical Imagination in Nineteenth-century Europe di Hayden White è stata considerata un’opera eversiva e il suo autore uno scettico relativista interessato a demolire la scientificità degli studi storici. Muovendo dal percorso di Hayden White, il libro ricostruisce l’orizzonte culturale e la genealogia del dibattito che ha coinvolto la comunità degli storici, collocando la svolta linguistica nel quadro più ampio del postmoderno e della sua presa di distanza rispetto ai valori associati alla modernità. Si delinea così un movimento tutt'altro che omogeneo ma in grado di segnare in profondità la riflessione storiografica a cavallo del nuovo millennio.
cod. 1792.292