Clinica della formazione ideata e fondata da R. Massa

Collana diretta da Francesco Cappa e Jole Orsenigo
Coordinamento scientifico
: Anna Rezzara

La Clinica della formazione è una metodologia di studio e ricerca, di consulenza e supervisione, volta a esplicare le dimensioni pedagogiche latenti nella normalità dei processi educativi e formativi. La collana ad essa dedicata presenterà approfondimenti epistemologici, metodologici e dottrinali, indagini e testimonianze, proposte operative e resoconti critici sui temi attuali dell’educazione e della formazione, con particolare attenzione al dibattito internazionale sulla ricerca qualitativa nelle scienze umane. Si tratta di una collana aperta a ogni contributo di rilievo e ai differenti contesti organizzativi, dalla scuola ai servizi alla persona, dalla formazione aziendale e professionale all’animazione sociale, dall’autoformazione individuale e di gruppo all’educazione familiare.

Comitato scientifico:
Giuseppe Annacontini, Università del Salento
Alain Bainbridge, Canterbury Christ Church University
Pierangelo Barone, Università di Milano-Bicocca
Daniele Bruzzone, Università Cattolica, Piacenza
Marco Dallari, Università di Trento
Duccio Demetrio, Università di Milano-Bicocca
Alessandro Ferrante, Università di Milano-Bicocca
Angelo Franza, Università di Bologna
Franco Floris, "Animazione sociale"
Jan Fook, Leeds Trinity University
Laura Formenti, Università di Milano-Bicocca
Rosa Gallelli, Università di Bari
Alessandro Mariani, Università di Firenze
Luigina Mortari, Università di Verona
Manuela Palma, Università di Milano-Bicocca
Cristina Palmieri, Università di Milano-Bicocca
Loredana Perla, Università di Bari
Massimo Recalcati, Università di Pavia
Ennio Ripamonti, Università di Milano-Bicocca
Stefania Ulivieri Stiozzi, Università di Milano-Bicocca
Andrea Traverso, Università di Genova
Mario Vergani, Università di Milano-Bicocca
Lucia Zannini, Università degli Studi di Milano

La Collana di “Clinica della formazione” è stata ideata e fondata da Riccardo Massa, un intellettuale e un filosofo dell’educazione che ha introdotto nel campo della ricerca educativa un modo nuovo e diverso di guardare alle pratiche dell’educazione e di concepire il lavoro pedagogico. Aveva proposto la ‘clinica della formazione’ come un approccio e una metodologia di ricerca educativa volti ad avvicinarsi alla concretezza di quella che lui amava chiamare ‘materialità educativa’. La clinica della formazione, la sua ‘pedagogia’, la sua ispirazione intellettuale, il suo ‘dispositivo’ sono nati grazie a Riccardo Massa.
Si deve a lui, alla sua cultura, alla sua volontà e al suo affetto se essa si è formata e se intorno ad essa ha potuto aggregarsi via via un gruppo, il ‘gruppo di clinica della formazione’. Riccardo Massa è scomparso il primo gennaio duemila, improvvisamente e imprevedibilmente.
Il Gruppo di clinica della formazione si propone di proseguire il cammino intrapreso da Riccardo, facendo riferimento alle linee guida, agli orientamenti culturali, alla metodologia di ricerca che con lui ha imparato, costruito, sperimentato.
I primi volumi della collana escono quando il suo ideatore e fondatore non c’è più. E tuttavia è più presente che mai.
Con amore il suo “Gruppo di clinica della formazione” lo ricorda.


Sezione Pratiche pedagogiche.
Serie del Centro Studi Riccardo Massa

Diretta da Pierangelo Barone e Cristina Palmieri
Coordinamento scientifico: Anna Rezzara

La serie “Pratiche pedagogiche”, nata dalla collana “Clinica della formazione” propone di riflettere sull’esperienza educativa, nei diversi contesti in cui accade: nei servizi educativi, a scuola, nella vita diffusa e nelle istituzioni che, come il carcere e l’ospedale, producono effetti educativi oltre le loro finalità principali. L’accento è posto sulle modalità attraverso cui si può pensare il fare educazione, nell’intento di promuovere opportunità di riflessione e possibilità di sviluppare consapevolezza pedagogica, con un’attenzione particolare agli aspetti metodologici dell’educare, formale e informale. Punti di riferimento importanti, a questo proposito, oltre al paradigma clinico, così come elaborato in pedagogia dalla Clinica della Formazione, sono gli approcci pedagogici di tipo fenomenologico, problematicista, sistemico, critico.
I volumi proposti saranno rivolti agli studenti e alle studentesse dei Corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione, a educatori ed educatrici che lavorano in servizi educativi, a operatori e operatrici sanitari, a insegnanti, a genitori e a tutti coloro che vogliano interrogarsi sulle pratiche educative che li vedono protagonisti. La collana vuole offrire uno spazio di approfondimento e di confronto, per tornare alle pratiche pedagogiche con sguardi, pensieri e opzioni diversi da quelli abituali.

Comitato scientifico:
Giuseppe Annacontini, Università del Salento
Alain Bainbridge, Canterbury Christ Church University
Daniele Bruzzone, Università Cattolica, Piacenza
Francesco Cappa, Università di Milano-Bicocca
Marco Dallari, Università di Trento
Duccio Demetrio, Università di Milano-Bicocca
Alessandro Ferrante, Università di Milano-Bicocca
Franco Floris, "Animazione sociale"
Jan Fook, Leeds Trinity University
Laura Formenti, Università di Milano-Bicocca
Rosa Gallelli, Università di Bari
Paola Marcialis, Centro Studi Riccardo Massa
Alessandro Mariani, Università di Firenze
Luigina Mortari, Università di Verona
Jole Orsenigo, Università di Milano-Bicocca
Manuela Palma, Università di Milano-Bicocca
Loredana Perla, Università di Bari
Giorgio Prada, Centro Studi Riccardo Massa
Massimo Recalcati, Università di Pavia
Ennio Ripamonti, Università di Milano-Bicocca
Andrea Traverso, Università di Genova
Mario Vergani, Università di Milano-Bicocca
Lucia Zannini, Università degli Studi di Milano
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Collana Peer Reviewed

La ricerca ha estratto dal catalogo 50 titoli

Elisabetta Biffi

Il rovescio della trama educativa

L’infanzia tra intimità e violenza

Il volume prova a guardare attraverso la complessità del legame fra violenza ed educazione, per comprendere dove la violenza si lega all’educazione, come accade nel caso delle punizioni corporali. Rivolto ai professionisti dell’educazione, in servizio e in formazione, così come a tutti gli attori diversamente coinvolti nella tutela dei minorenni e negli interventi di prevenzione alla violenza sull’infanzia, il libro vuole offrire loro una riflessione sulla dimensione di intimità nell’educazione come occasione per ripensare una prevenzione che sia centrata sull’educare quotidiano.

cod. 565.2.10

Patrizia Garista

Come canne di bambù

Farsi mentori della resilienza nel lavoro educativo

Obiettivo del volume è quello di proporre una riflessione critica sull’educare e sull’educarsi alla resilienza, collocandone il costrutto in uno spazio di riflessione pedagogica che permetta, a chiunque si trovi a esercitare il ruolo di suo tutore, di comprendere le traiettorie di sviluppo di questo processo, nelle sue dimensioni costruttive o discriminanti. Un testo per quanti devono e possono, nella loro attività professionale, farsi mentori di resilienza: pedagogisti, educatori, insegnanti, professionisti della cura e della prevenzione, assistenti sociali, psicologi, giuristi.

cod. 565.2.4

Pierangelo Barone

Vite di flusso

Fare esperienza di adolescenza oggi

I contributi presenti nel volume delineano un’interessante prospettiva di ripensamento di una pedagogia dell’adolescenza all’altezza del difficile esercizio di suggerire nuovi sguardi e nuovi compiti per gli adulti – siano educatori, insegnanti, volontari nel sociale o genitori – che hanno, a vario titolo, responsabilità educative nei confronti dei ragazzi e delle ragazze immersi nel flusso esistenziale della cosiddetta “seconda nascita”.

cod. 565.2.3

Diverse sono oggi le proposte consulenziali che, sia da diversi orientamenti interni alla pedagogia sia da diverse prospettive disciplinari, cercano di fornire un aiuto ai professionisti impegnati nei contesti educativi (insegnanti, educatori, formatori). Ma quali sono i tratti peculiari di un intervento di consulenza? Qual è la specificità di un approccio “pedagogico” nella consulenza? E in che cosa la consulenza pedagogica si distingue dalle altre proposte di consulenza che popolano i contesti educativi?

cod. 565.2.1

Alessandro Ferrante

Materialità e azione educativa

Un testo per gli studiosi di scienze sociali e tutte le figure professionali che ogni giorno si immergono nel groviglio materiale di discorsi, documenti, corpi, spazi, oggetti, forze, affetti che rende ogni evento educativo unico e irripetibile.

cod. 565.18

Manuela Palma

Il dispositivo educativo

Per pensare e agire le esperienze educative

Il testo indaga la complessità delle dimensioni implicate nei processi formativi e fornisce una risposta alla domanda su “che cosa educa e produce degli effetti formativi” a partire dalla proposta di Riccardo Massa, filosofo dell’educazione e pedagogista tra i più radicali del dibattito pedagogico italiano.

cod. 565.1.7

Stefano Benini

Reti di possibilità

Quando la pedagogia incontra le prassi sanitarie

L’opera propone alcune «buone pratiche pedagogiche» in sanità, in riferimento ai contributi di alcuni pedagogisti italiani che in questi ultimi anni si sono dedicati alla formazione del personale sanitario e allo sviluppo della corrente della pedagogia medica. Si tratta di un lavoro che si rivolge a tutti gli operatori sanitari – ma anche a quelli dell’educazione – che costantemente si misurano con i pensieri e le azioni che compongono l’esperienza di quella che viene definito immateriale della cura.

cod. 565.1.5

Manuela Palma, Cristina Palmieri

La scuola tra ricerca e partecipazione

Il testo descrive e approfondisce i risultati di due ampi progetti di ricerca che hanno coinvolto docenti e studenti di tutti gli ordini di scuola. I progetti hanno fatto della ricerca e della partecipazione degli attori scolastici la propria cifra metodologica e hanno offerto l’occasione di tematizzare alcune criticità dell’esperienza professionale dei docenti: dalla gestione dei conflitti, alla necessità di innovare le metodologie didattiche, fino alla riflessione sul senso e l’identità della scuola di oggi e sui cambiamenti del ruolo insegnante.

cod. 10565.1.1

Camilla Barbanti

Che cosa fanno gli oggetti?

Una ricerca pedagogica sulla materialità in atto in una scuola steineriana

Da sempre visti come elementi inerti, sovente poco considerati dai teorici e dai pratici di formazione, gli oggetti rivelano la propria capacità di produrre differenze, di fare e di “farci fare”, a prescindere dalla consapevolezza di chi li progetta o li utilizza. Il volume intende riflettere su “cosa fanno gli oggetti”, su come partecipano nel quotidiano della scuola, e mostra come questo genere di attenzioni si riveli “utile” in ottica specificamente pedagogica per i teorici e i pratici di educazione in ambito scolastico ed extrascolastico.

cod. 565.2.8

Lucia Zannini, Marika D'Oria

Diventare professionisti della salute e della cura.

Buone pratiche e ricerche

Cosa vuol dire oggi diventare professionisti della cura? E quale ruolo hanno la narrazione e la riflessività nella formazione di questi professionisti? I saggi raccolti nel volume, scritti da pedagogisti e professionisti della cura, cercano di dare risposta a queste domande, presentando esperienze educative o di ricerca, sviluppate in contesti di prevenzione e cura, e alcune pratiche formative, qui riportate con lo scopo di condividerle, ma anche d’interrogarsi criticamente su di esse.

cod. 565.2.7