Titolo Rivista QUADERNI DI GESTALT
Autori/Curatori Olga Movchan, Elisabetta Conte, Marilena Senatore
Anno di pubblicazione 2022 Fascicolo 2022/2
Lingua Italiano Numero pagine 11 P. 53-63 Dimensione file 164 KB
DOI 10.3280/GEST2022-002004
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Quando un paziente entra in uno studio di psicoterapia porta con sé la propria esperienza traumatica, e alcuni aspetti entrano inevitabilmente in risonanza con l’esperienza traumatica del terapeuta. La situazione diventa ancora più difficile per il terapeuta se l’evento traumatico è globale e condiviso da entrambi, come in situazioni di guerra, disastri politici o naturali. In questo caso è molto importante comprendere i limiti del terapeuta. Il tentativo del terapeuta di evitare la ri-traumatizzazione porta alla repressione di una parte della sua personalità e, di con-seguenza, a una diminuzione della sua presenza nel contatto con il paziente, alimentando i campi traumatici e rafforzando la disconnessione. Per poter stare con l’altro, è necessario mantenere il proprio equilibrio e continuare a trova-re risorse per lavorare nel campo traumatico.;
Keywords:Campo traumatico, psicoterapia della Gestalt durante la guerra, ri-traumatizzazione del terapeuta, trauma transgenerazionale, supervisione.
Olga Movchan, Elisabetta Conte, Marilena Senatore, Nuove prospettive del lavoro terapeutico in tempo di guerra: il campo traumatizzato in "QUADERNI DI GESTALT" 2/2022, pp 53-63, DOI: 10.3280/GEST2022-002004