Titolo Rivista STUDI ORGANIZZATIVI
Autori/Curatori Viviana Meschitti, Ilaria Redaelli
Anno di pubblicazione 2025 Fascicolo 2025/1
Lingua Inglese Numero pagine 27 P. 9-35 Dimensione file 178 KB
DOI 10.3280/SO2025-001001
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This paper draws on the “generative dance” metaphor to propose a methodological perspective to study the more-than-human world, where human beings and non-humans (artefacts, animals, matter) are entangled. This metaphor builds upon two well-known methods in interpretive organization studies literature: organisational ethnography and the study of talk. The main argument of this article is that ethnography and the study of talk, often considered two distinct methods, can instead entangle in a generative dance that shapes a new perspective on researching (encompassing research design, data collection and analysis, along with ethical issues). In line with a posthuman understanding of the world, and given current developments in ethnographic research, this article posits that researchers are active participants in this dance and there is a process of mutual constitution between researcher and the world which is researched. Using practice theory as a metatheoretical frame of reference, the paper presents four scaffolds which support the following movements: where to dance, learning to dance, mastering the dance, and experimenting with new moves. Thus, the paper encourages researchers to engage with the field so to produce accounts which are able to unveil unnoticed features of the more-than-human. The paper also calls for an ethical engagement with the field, which requires researchers to enhance awareness of their own position and impact in the more-than-human world.
Questo articolo utilizza la metafora della "danza generativa" per proporre una prospettiva metodologica di studio del more-than-human, cioè di un mondo in cui esseri umani e non umani (artefatti, animali, materia) sono intrecciati. Questa metafora si basa su due metodi ben noti nella letteratura interpretativa degli studi sull’organizzazione: l’etnografia organizzativa e lo studio del discorso. L’argomento principale di questo articolo è che l’etnografia e lo studio del discorso, spesso considerati due metodi distinti, possano invece intrecciarsi in una danza generativa che modella una nuova prospettiva sulla ricerca (che comprende la progettazione della ricerca, la raccolta e l’analisi dei dati, e le questioni etiche). In linea con una comprensione postumana del mondo, e dati gli attuali sviluppi nella ricerca etnografica, questo articolo sostiene che i ricercatori sono partecipanti attivi in questa danza e che esiste un processo di costituzione reciproca tra ricercatori e il mondo che viene ricercato. Utilizzando la teoria della pratica come quadro di riferimento metateorico, l’articolo presenta quattro piani di appoggio (scaffolds) che supportano i seguenti movimenti: dove danzare, imparare a danzare, padroneggiare la danza e sperimentare nuovi movimenti. Pertanto, l’articolo incoraggia i ricercatori ad impegnarsi nel campo di ricerca in modo da produrre resoconti che siano in grado di svelare caratteristiche inosservate del more-than-human. Questo articolo sottolinea anche l’impegno etico con il campo di ricerca: ciò richiede ai ricercatori di migliorare la consapevolezza della propria posizione e del proprio impatto nel mondo more-than-human.
Parole chiave:etnografia; studio del discorso; danza generativa; more-than-human; teoria della pratica.
Viviana Meschitti, Ilaria Redaelli, The generative dance with ethnography and the study of talk: understanding workplaces in a morethan- human world in "STUDI ORGANIZZATIVI " 1/2025, pp 9-35, DOI: 10.3280/SO2025-001001