Casi difficili di “in messa alla prova”

Journal title MINORIGIUSTIZIA
Author/s Alfio Maggiolini, Alice Leoni, Maria Martino
Publishing Year 2025 Issue 2024/2
Language Italian Pages 12 P. 179-190 File size 147 KB
DOI 10.3280/MG2024-002015
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Più dell’80% dei percorsi di messa alla prova si conclude con un esito positivo, ma vi sono casi particolarmente complessi, in cui l’intervento del sistema penale va incontro a un vero e proprio logoramento. Questi casi non solo hanno un esito negativo, ma richiedono anche enormi risorse, per il numero di operatori e Servizi coinvolti e per gli elevati costi economici degli inserimenti in comunità e in carcere. Un’indagine su 12 casi difficili in messa alla prova presi in carico presso l’Ussm di Milano ha evidenziato che queste difficoltà non dipendono tanto dal tipo di reato, da una situazione di delinquenza strutturata o dalla gravità di disturbi psichiatrici, ma che nelle storie di questi minori sono centrali la mancanza di una fiducia di base e le ansie di abbandono, che sono radicate in esperienze avverse infantili e in situazioni famigliari multiproblematiche. In questi casi perseguire nei progetti di messa alla prova obiettivi di autonomia, responsabilizzazione e riparazione potrebbe non essere una strategia adeguata, mentre potrebbe essere più utile cercare di costruire una relazione di fiducia e individuare le modalità per costruire un senso di stabilità anche per il futuro.

Keywords: messa alla prova, fattori di rischio, fattori di protezione, logoramento, efficacia dell’intervento penale.

Alfio Maggiolini, Alice Leoni, Maria Martino, Casi difficili di “in messa alla prova” in "MINORIGIUSTIZIA" 2/2024, pp 179-190, DOI: 10.3280/MG2024-002015