Titolo Rivista STORIA URBANA
Autori/Curatori Antonio Buttiglione
Anno di pubblicazione 2021 Fascicolo 2021/170
Lingua Italiano Numero pagine 27 P. 91-117 Dimensione file 571 KB
DOI 10.3280/SU2021-170005
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The case of the royal travels in the Calabrian provinces, in 1833 and 1852, is very useful to analyze the relationship between the monarchy and the territories in the 19th century Kingdom of the Two Sicilies. The arrival of the king Ferdinand II of Bourbon put in place a festive "staging", in which practices, symbols and rituals propose an image of sovereignty and power alternative to traditional forms of dynastic legitimism. Taking advantage of the king’s arrival, liberal, radical groups inserted themselves in the celebrations with active roles, and the same was made by other corporate collective action groups, to obtain political and administrative reforms from the sovereign, in particular a liberal constitution, local self-government and a collective management of the commons. Before and after the Revolution of 1848, the royal travels show the evolution of consensus and dissent towards the Bourbon dynasty in the provinces, and outline discontinuities and developments in the relationship between sovereign and territories. The question of commons entered the government agenda, which denied the democratic autonomy of local towns. The king, searching direct contact with the people, proposed an autocratic and paternalistic regime which tended to overcome even the characteristics of the administrative State.
L’articolo analizza il rapporto tra la monarchia e i territori nel Regno delle Due Sicilie nella prima metà dell’Ottocento, attraverso il caso di studio dei viaggi reali nelle pro- vince calabresi del 1833 e del 1852. Lo studio di pratiche, simboli e rituali della "mes- sa in scena" festiva, che l’arrivo del re Ferdinando II di Borbone mise in atto, consen- te di determinare da una parte la capacità della monarchia di proporre un’immagine della sovranità e del potere sempre più alternativa al legittimismo tradizionale dinasti- co. D’altra parte, proprio l’arrivo del re favorì l’inserimento diretto nelle celebrazioni, con ruoli attivi, dei gruppi liberali e radicali e delle agencies locali per il recupero e la gestione dei commons, entrambi con le loro istanze politiche per la limitazione costituzionale del potere sovrano, l’autonomia democratica locale e la gestione delle risorse collettive. I caratteri dei due viaggi, prima e dopo la Rivoluzione del 1848, mostrano l’evoluzione del consenso e del dissenso verso la dinastia borbonica nelle province, e delineano discontinuità e sviluppi nel rapporto tra sovrano e territori. La questione dei commons si inserì nell’agenda governativa, che negò però l’autonomia democratica dei centri locali. Il re, attraverso il contatto diretto con le popolazioni, propose un regi- me autocratico e paternalistico quasi bonapartista, che tendeva a superare anche i caratteri dello Stato amministrativo.
Parole chiave:Monarchia, Territori, Viaggi reali, Ferdinando II di Borbone, Regno delle Due Sicilie Calabria
Antonio Buttiglione, «L’apparenza di una brillantissima festa». Monarchia e territori nei viaggi del re delle Due Sicilie Ferdinando II nelle Calabrie del 1833 e 1852 in "STORIA URBANA " 170/2021, pp 91-117, DOI: 10.3280/SU2021-170005