Titolo Rivista INTERAZIONI
Autori/Curatori Jose Luis Lopez Atienza, Maria Isabel Blajakis Lopez
Anno di pubblicazione 2017 Fascicolo 2017/2
Lingua Italiano Numero pagine 13 P. 28-40 Dimensione file 173 KB
DOI 10.3280/INT2017-002003
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Gli autori partono dal parallelismo tra il modo di "costruire" le sculture "I Prigioni" da parte di Michelangelo e la costruzione dell’identità dell’individuo nella relazione con i genitori. Il lavoro ripercorre la relazione significativa del bambino con i genitori, la disponibilità delle risorse egoiche dei genitori per lo sviluppo del figlio, delle proprie risorse egoiche e della costruzione dell’Io. A partire da questa relazione si creano delle inter-relazioni nelle quali si possono costruire dei "personaggi", ovvero persone che non possono essere loro stesse, con la loro autenticità e che hanno difficoltà a pensare partendo da loro stesse. Questi personaggi non hanno la possibilità di vedere l’altro per quello che è nella sua integrità. I genitori possono non essere "sufficientemente buoni" per il figlio quando non hanno, a loro volta, sperimentato una relazione autentica con i propri genitori. Il lavoro propone la creazione dell’identità del figlio, ma anche la creazione dell’identità del genitore, che non esisteva precedentemente e che varia, comunque, ogni volta che si ripropone l’esser genitore. L’ambiente sociale si evidenzia come particolarmente significativo per il suo impatto emotivo. Alcuni ambienti emotivi sono ingabbiati da contesti che si generano intorno a lutti patologici che impediscono il reale coinvolgimento emotivo dei membri, generando legami di interdipendenze al servizio della mancata elaborazione dei lutti. Gli autori propongono il lavoro all’interno dello spazio del gruppo multifamiliare come uno spazio in cui poter creare un clima emotivo di comprensione, in cui vedere la persona al di là del personaggio. Particolare rilievo viene dato agli operatori e al loro modo di pensare la patologia mentale ed il loro essere operatori all’interno del gruppo. Le istituzioni funzionano con gli stessi elementi manifesti o latenti delle famiglie, che possono favorire o impedire un processo di creazione di identità autentiche. I gruppi multifamiliari consentono di lavorare sulle relazioni familiari, ma anche sulle relazioni interpersonali tra i membri dell’équipe, in quel dentro che comprende le esperienze emotive condivise ed in quel fuori che vede la funzione terapeutica svolta per rimettere in discussione le trame intrappolanti.;
Keywords:Psicoanalisi Multifamiliare, interdipendenza, risorse egoiche, lutto, dentro e fuori.
Jose Luis Lopez Atienza, Maria Isabel Blajakis Lopez, Dentro e Fuori in "INTERAZIONI" 2/2017, pp 28-40, DOI: 10.3280/INT2017-002003