Titolo Rivista ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO
Autori/Curatori Claudia Burlando, Enrico Ivaldi, Alfonso Camporeale
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/2
Lingua Italiano Numero pagine 16 P. 267-282 Dimensione file 459 KB
DOI 10.3280/ED2016-002003
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Il modello attuale di mobilità urbana risulta in Italia fortemente squilibrato a vantaggio del trasporto individuale. Tale situazione presenta criticità crescenti sia dal punto di vista dei costi privati sia dal punto di vista dei costi esterni in entrambi i casi maggiori con il trasporto individuale che con il trasporto collettivo. In questo sistema basato su una errata percezione dei costi privati e su una forte indifferenza ai costi esterni è necessario che il Trasporto Pubblico Locale (TPL) torni ad essere la base del muoversi in città e che su solide fondamenta di mobilità collettiva si inseriscano poi la mobilità privata e i più recenti esempi di mobilità innovativa (car sharing, taxi collettivi, servizi a chiamata, etc.). Tale percorso di restituzione delle luci della ribalta al TPL non può prescindere da aspetti di qualità di cui il servizio pubblico deve essere dotato. Se l’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale non necessita di definizioni né presenta particolari criticità nella misurazione, la qualità del servizio è, invece, una grandezza soggettiva e composita, la cui definizione non è univoca e dalla misurazione complessa. In questo lavoro si prenderanno in considerazione sia gli aspetti oggettivi sia soggettivi del servizio, indagandoli, però, attraverso le percezioni degli utenti (approccio customer based), ritenendo che la valutazione della qualità del servizio attraverso gli occhi dell’utenza sia essenziale per l’implementazione di qualsiasi strategia tesa ad incrementare (o consolidare) l’utilizzo del TPL. Elaborando le informazioni quantitative fornite dai risultati dell’indagine Multiscopo Istat 2013 "Aspetti della vita quotidiana", si procederà ad elaborare un indicatore di utilizzo del trasporto pubblico urbano, ottenuto per aggregazione delle informazioni restituite dal livello di soddisfazione degli utenti in merito ai diversi aspetti del servizio. I risultati dell’indagine mettono in luce le ragioni dello scarso successo del TPL in Italia, analizzando da un lato l’erroneità di alcune consolidate credenze circa l’utilizzo ed il non utilizzo dei mezzi pubblici, e dall’altro suggerendo più efficaci spunti di intervento alle società di TPL e alle Amministrazioni Pubbliche di riferimento, grazie alla scomposizione di un astratto ed onnicomprensivo concetto di qualità nelle sue singole costituenti più precisamente delimitate.;
Keywords:Trasporto pubblico locale, qualità percepita, indicatore
Jel codes:C43, C81, R42, R48
Claudia Burlando, Enrico Ivaldi, Alfonso Camporeale, Un indicatore di qualità percepita per il trasporto pubblico urbano: analisi delle macro-aree italiane in "ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO " 2/2016, pp 267-282, DOI: 10.3280/ED2016-002003