Titolo Rivista STUDI ORGANIZZATIVI
Autori/Curatori Sebastiano Bagnara, Simone Pozzi
Anno di pubblicazione 2016 Fascicolo 2016/1
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 125-138 Dimensione file 164 KB
DOI 10.3280/SO2016-001006
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I recenti sviluppi nelle scienze cognitive hanno messo in luce l’importanza del corpo umano come strumento di conoscenza. La conoscenza embodied è di natura senso-motoria, è nel corpo e nel coordinamento tra percezione e azione. L’approccio della embodied cognition è importante per comprendere la natura della conoscenza utilizzata in mestieri quali il designer o l’artigiano, dove la conoscenza non è di natura esclusivamente simbolica, ma senso-motoria, pratica, manipolativa. Si tratta di attività in cui il corpo gioca un ruolo fondamentale. Gli studi sull’embodied cognition aiutano a capire quale sia la natura della conoscenza degli artigiani e dei designer e quali possano essere le forme e i tempi dell’apprendimento per questo tipo di conoscenza. La conoscenza dell’artigiano e del designer è infatti prevalentemente tacita, nel senso di embodied, e si sviluppa, con tempi molto lunghi, nella pratica. Richiede attività in cui i designers devono prestare attenzione ad elementi quali il colore, la forma, la texture, e così via, per affinare le loro capacità senso-motorie di precisione e l’acuità visiva rispetto ai dettagli. Richiede inoltre una costante interazione con una comunità di riferimento, per ricevere un feedback costante rispetto alla qualità dei risultati raggiunti. La pratica del design è un processo sociale, di interazione con i pari, con un "maestro", o con i clienti/utenti. Si apprende spesso per imitazione, magari guidata, al fine di sviluppare una capacità di percezione e manipolazione dei dettagli non trasmissibile a parole. Questo tipo di conoscenza riguarda il design inteso come forma d’arte, come forma alta di artigianato. Ma dall’altro lato il design è anche un approccio al progetto, che può riguardare aspetti materiali o digitali. È la forma del design tipica di discipline quali l’interazione uomo-macchina o i fattori umani. Recentemente, questo tipo di design ha assunto un posizionamento ancor più "di alto livello", strategico. Si tratta del design thinking, dove l’attività cruciale del designer è l’impostazione del progetto. Ad oggi entrambe le declinazioni del design sono rilevanti. La sfida attuale è nel perseguire una (difficile) sintesi tra la lentezza dell’apprendimento embodied, tacito, attento ai particolari, e la visione di alto livello del design strategico, dove i designer devono innanzitutto scegliere quali problemi affrontare per definire la vision di lungo periodo, il quadro di riferimento in cui muoversi.;
Keywords:Design, embodied cognition, design thinking, interaction design, artigianato.
Sebastiano Bagnara, Simone Pozzi, Apprendere il Saper Fare in "STUDI ORGANIZZATIVI " 1/2016, pp 125-138, DOI: 10.3280/SO2016-001006