Liberismo e rivoluzione. Note a margine di un recente volume su Antonio Gramsci

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Salvatore Cingari
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/267
Lingua Italiano Numero pagine 14 P. 277-290 Dimensione file 205 KB
DOI 10.3280/IC2012-267004
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Lo studio tratta due temi importanti per l’interpretazione delle idee politiche di Gramsci: la componente "liberista" che caratterizza il suo pensiero fino alla conclusione della prima guerra mondiale e la compresenza della prospettiva rivoluzionaria leninista con i motivi universalistici della cultura umanistica. Innanzitutto viene ricostruita la posizione del "giovane Gramsci" sul liberismo, dal 1915 alla finale critica dell’"utopia" einaudiana, mostrando come quella posizione - eccedente rispetto alla critica di Marx del "socialismo di Stato", perché legata anche all’idealismo primonovecentesco e a istanze meridionalistiche " avesse come bersaglio non lo "Stato" in sé, ma lo "Stato" funzionale agli interessi del grande capitale monopolistico. In secondo luogo si cerca di chiarire come Gramsci ritenesse che la rottura con lo Stato borghese, favorendo l’emancipazione dei singoli soggetti attraverso una statualità non più condizionata dal particolarismo di classe, non facesse che inverare, rendendole universali e concrete, le istanze più profonde della cultura europea. Questo passaggio, peraltro essenziale, del pensiero gramsciano è tuttavia, secondo l’autore, il più problematico dal punto di vista della teoria politica.;

Keywords:Antonio Gramsci, liberismo, rivoluzione, prima guerra mondiale, Stato borghese, cultura umanistica

Salvatore Cingari, Liberismo e rivoluzione. Note a margine di un recente volume su Antonio Gramsci in "ITALIA CONTEMPORANEA" 267/2012, pp 277-290, DOI: 10.3280/IC2012-267004