Come dare risposte alla richiesta sempre crescente - da parte di cittadini stranieri stabilmente residenti - di percorsi formativi inerenti l'italiano come seconda lingua ? La continua evoluzione, quantitativa e qualitativa, della domanda, rende infatti ormai obsoleto il modello perlopiù dominante, nel passato recente, in gran parte costruito sulla buona volontà e sulla capacità d'improvvisazione degli insegnanti.

Si tratta ormai, al contrario, di disegnare scientificamente le linee di un'offerta formativa fondata e condivisa: questo, tuttavia, non può essere realizzato con la semplice trasposizione delle più evolute procedure glottodidattiche, concepite per contesti meno complessi e stratificati di quello in esame.

Quel che occorre è allora una specifica elaborazione andragogica e glottodidattica, tesa in particolare all'individuazione di quelle articolazioni organizzative e metodologiche più idonee a configurare risposte duttili ed efficaci.

Alcune esperienze possono probabilmente fungere da stimolo e base per questa impresa. Il progetto sviluppato nel II Centro territoriale permanente di Roma può essere incluso tra queste esperienze, ed esso viene in queste pagine presentato nei suoi processi, nei suoi prodotti, e, appunto, nelle sue implicazioni e prospettive organizzative e metodologiche.

Giuseppe Nuccetelli insegna nel II Centro territoriale permanente di Roma. È responsabile del Dipartimento di ricerca del Cde (Centro di documentazione educazione degli adulti di Roma). È attualmente impegnato, presso il Dipartimento di studi filosofici ed epistemologici dell'Università "La Sapienza" di Roma, in un progetto biennale di Ricerca d'Ateneo . Sempre in orizzonte filosofico ha pubblicato: Il contagio filosofico. L'odissea ideativa di Nietzsche attraverso la lunga infermità (Milano 1996).