Esponente di movimenti — extraparlamentari, ecologisti e pacifisti — di rilievo italiano e internazionale tra gli anni Settanta e Novanta, consigliere regionale in Trentino-Alto Adige, europarlamentare dal 1989 sino alla morte, avvenuta il 3 luglio 1995, Alexander (noto come Alex) Langer occupa un posto significativo e singolare nella storia politica italiana. Se la pubblicistica lega il nome di Langer principalmente agli interventi durante la guerra in ex Jugoslavia, egli partecipò attivamente alle mobilitazioni per la pace anche in altri contesti. Tra essi, rilevante fu il ruolo assunto nei tentativi di mediazione politica all’interno del conflitto israelo-palestinese. Il saggio intende proporre una prima riflessione circa l’interpretazione del conflitto israelo-palestinese, le sue origini e gli sviluppi fino agli inizi degli anni Novanta da parte di Langer, aprendo a un’analisi più ampia di reti di individui, associazioni e movimenti per la pace. Attraverso lo studio di interventi pubblici e fonti a stampa, il saggio si propone di proporre prime considerazioni in merito alla storia delle culture politiche, dell’azione europea, delle forme di mediazione e interposizione nonviolente che si intrecciano tra Italia, Europa, Israele e Palestina.