Trentacinquesimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese.
2001
Pagine: 672
ISBN: 9788846434470
Edizione: 1a edizione 2001
Codice editore: 141.6
Disponibilità: Nulla
Pagine: 672
ISBN: 9788846434470
Edizione: 1a edizione 2001
Codice editore: 141.6
Disponibilità: Nulla
Abituati a pensare la "certezza al centro" (della cultura occidentale, delle città capitali, delle responsabilità istituzionali dello Stato) e le "incertezze ai margini", i tragici eventi dell'anno hanno violentemente commutato le coordinate, facendoci capire quanto "l'incertezza sia al centro" e le certezze si siano periferizzate nei localismi o nei singoli individui. Le Considerazioni generali, ad apertura del Rapporto, tracciano un quadro dell'Italia come Paese, storicamente e sanamente, "simmetrico" (cioè policentrico, orizzontale, attento alle ragioni del contesto e al primato della quotidianità, dedito al pluralismo culturale e politico) e proprio per questo forse più capace di altri nel fronteggiare il delicato momento storico che stiamo attraversando.
Nella seconda parte del Rapporto, La Società italiana al 2001, si trova un'articolata rassegna dei fenomeni che hanno maggiormente caratterizzato l'evoluzione di quest'ultimo anno. Viene analizzato l'emergere di un modello di società sempre più "relazionale", nonostante il permanere di manifestazioni conflittuali. I conflitti, infatti, tendono a declinare, sul piano collettivo, riemergendo in forma latente o implosa a livello individuale. Inoltre, quest'anno è caratterizzato anche dalla proliferazione delle paure che, dal cibo alla mobilità aerea e stradale, dalla criminalità alla sostituzione della moneta corrente, hanno moltiplicato l'attenzione verso le insicurezze e le incertezze dei cittadini. Infine, le fenomenologie economiche evidenziano la tenuta dei consumi tecnologici, i nuovi volti del dinamismo territoriale d'impresa e il riposizionamento dei soggetti aziendali nell'attuale scenario di rallentamento economico.
Nella terza parte, Settori e soggetti del sociale, e nella quarta, Mezzi e processi, viene svolta un'analisi settoriale della realtà italiana nei comparti di consolidato interesse del Censis: la Formazione, il Lavoro, il Welfare, il Territorio e le reti, i Soggetti economici dello sviluppo, il Governo pubblico, la Comunicazione e la Cultura.
La Fondazione CENSIS (Centri Studi Investimenti Sociali) svolge dal 1964 una costante ed articolata attività di ricerca in campo socio-economico, prestando un'attenzione particolare ai fenomeni di trasformazione del Paese, con sempre più frequenti proiezioni internazionali.
L'attività della Fondazione si è sviluppata nel corso degli anni attraverso lo svolgimento di indagini sociologiche ed economiche, rapporti di consulenza e iniziative culturali di diverso tipo (convegnistiche, seminariali, editoriali).
L'insieme di queste attività viene svolto sia autonomamente, sia attraverso contratti di ricerca eseguiti per conto di Organi costituzionali, Ministeri, Amministrazioni regionali, provinciali e comunali, Camere di commercio, Associazioni imprenditoriali, Istituti di credito e Fondazioni bancarie, Aziende private, Associazioni imprenditoriali, Istituti di credito e Fondazioni bancarie, Aziende private. Associazioni professionali e Organismi internazionali.
Dal 1967 il CENSIS realizza il Rapporto sulla situazione sociale del Paese. In esso confluiscono tutti i materiali di ricerca e di studio svolti nel corso dell'anno. Giunto quest'anno alla sua 35° edizione, il Rapporto annuale si è ormai affermato come il più qualificato e completo strumento di comprensione e interpretazione della realtà italiana.
Collana: Censis - Centro Studi Investimenti Sociali - Rapporti
Argomenti: Scienza e teoria politica - Rapporti Censis
Livello: Saggi, scenari, interventi
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