Dopo gli anni del grande esodo (1951-1971) e i primi consolidamenti registrati nel decennio 1971-1981 il mondo rurale ha conosciuto - tra il 1981 e il 1991 - una netta ripresa: tanto che sulla scorta delle vecchie classificazioni Istat, si può affermare che il 51% della popolazione italiana abita ancora in campagna.
Tra gli anni in cui l'Istat operava le sue prime classifiche e i nostri giorni la cementificazione (e con essa l'urbanizzazione) del nostro paese ha comunque compiuto sensibili progressi: molti comuni di campagna sono diventati cittadini.
Anche a tener conto di ciò, la popolazione rurale può essere valutata da un minimo del 38% fino ad oltre il 45% a seconda delle differenti definizioni.
Qualunque sia la definizione adottata resta peraltro assodato che l'economia delle campagne poggia sempre più sull'industria e i servizi, in misura superiore del 50%.
L'analisi del sistema produttivo e della popolazione di questa realtà è qui realizzato a cura dell'Istituto nazionale di sociologia rurale, fondato nel 1959 da Giuseppe Medici e presieduto ora da Corrado Barberis.
* Introduzione, di Corrado Barberis
* L'evoluzione demografica, di Valerio Merlo
* L'evoluzione economica, di Rita Zaccherini
• Tre casi
* La montagna, di Nicole Battaglini
* Il commercio, di Valerio Merlo e Vincenzo Zecchillo
* L'energia elettrica, di Egidio Sardo
• Appendice. Telerilevamento e censimento agricolo, di Egidio Sardo
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