Ontologia della fatticità

Riccardo Lazzari

Ontologia della fatticità

Prospettive sul giovane Heidegger (Husserl, Dilthey, Natorp, Lask)

Edizione a stampa

27,50

Pagine: 208

ISBN: 9788846433985

Edizione: 1a edizione 2002

Codice editore: 495.132

Disponibilità: Esaurito

Nel 1922 Martin Heidegger, allora collaboratore di Husserl a Friburgo, inviava al filosofo neokantiano Paul Natorp, dell'Università di Marburgo, un denso dattiloscritto che doveva costituire l'abbozzo di un lavoro più esteso destinato alla stampa e intitolato Interpretazioni fenomenologiche di Aristotele , ma che in questa forma non vide mai la luce.

Dato a lungo per disperso, il c.d. Natorp-Bericht è stato pubblicato nel 1989 e si è rivelato per più aspetti come l'"anello mancante" fra le prime ricerche pubblicate da Heidegger (tra il 1912 e il 1916) e la composizione di Essere e tempo (1927). Da un lato esso prefigura il progetto dell'analitica esistenziale di Essere e tempo e di una "distruzione" della storia dell'ontologia, svolgendo una originale interpretazione di alcuni testi aristotelici; dall'altro conduce a un primo punto fermo quell'itinerario di pensiero testimoniato dalle prime lezioni universitarie friburghesi, che avevano già procurato a Heidegger una precoce fama.

Alla conoscenza di questo percorso filosofico del "giovane Heidegger" è rivolto questo lavoro attraverso successive prospettive di analisi. Esso ricostruisce anzitutto la trama dei rapporti intellettuali fra Husserl e Natorp, in relazione a cui maturarono la composizione del testo di Heidegger del 1922 e la sua successiva chiamata all'Università di Marburgo. Dopo una attenta disamina delle prime indagini di Heidegger (fra la tradizione dell'aristotelismo scolastico e il neokantismo di Lask), il volume ripercorre un tratto rilevante del suo itinerario attraverso la fenomenologia, mostrando come dall'intento di pervenire a un concetto di filosofia fenomenologica più radicale di quello husserliano nasceva il progetto di una ontologia della fatticità orientata in senso ermeneutico.

Riccardo Lazzari è nato a Milano nel 1953. Laureatosi in filosofia a Milano e perfezionatosi a Pavia, insegna filosofia e storia nei licei. Ha curato la pubblicazione di testi di Cassirer e Heidegger e ha collaborato con articoli e saggi a diverse riviste specializzate di filosofia. È attualmente redattore della rivista "Magazzino di Filosofia". I suoi interessi riguardano in particolare i punti di intersezione teorica fra la tradizione del neokantismo tedesco, la fenomenologia husserliana e l'ontologia heideggeriana.


Natorp, Husserl e Heidegger
(Le origini del "Natorp-Bericht" e la chiamata di Heidegger all'Università di Marburgo; Natorp e Husserl; L'anziano Natorp e il giovane Heidegger)
Aristotelismo e filosofia trascendentale nella "Habilitationsschrift" di Heidegger
(Alcuni temi neokantiani alle origini del pensiero di Heidegger; Lask e Heidegger; Il problema delle categorie e dell'ens tamquam verum nella "Habilitationsschrift"; Verso un "contesto translogico")
L'intuizione ermeneutica
(Il problema di una "scienza originaria"; La distruzione critica della psicologia di Natorp; Intuizione ed espressione; L'indicazione formale della fatticità)
Filosofia ed esperienza della fatticità
(L'inizio del filosofare e il "paradosso" originario della vita fattizia; La vita fattizia e il suo ambito d'origine; L'apertura della fenomenologia all'eredità filosofica di Dilthey; Il "rivolgimento" fenomenologico)
L'interpretazione fenomenologica di Aristotele e l'idea di una ontologia della fatticità
(Il programma filosofico del "Natorp-Bericht"; La riscoperta di Aristotele; Ontologia ed ermeneutica della fatticità)

Contributi:

Collana: Filosofia

Argomenti: Storia della filosofia contemporanea - Ermeneutica - Fenomenologia

Livello: Studi, ricerche

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